Il romanzo di Matilda

Il primo romanzo storico che ripercorre la vita della Grancontessa Matilde di Canossa.

La vita, i lutti, gli amori, le lotte, la caduta, il riscatto, le violenze e le passioni della Grancontessa Matilde di Canossa, un romanzo storico che ricostruisce gli eventi fondamentali della sua vita attraverso l’infanzia, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, cercando di restituire tutta la potenza al personaggio a 900 anni dalla sua scomparsa. In uscita a luglio 2015.

sabato 31 dicembre 2016

Matilda a Reggio Emilia

"C'era una volta una Principessa, anzi no una Grancontessa, oppure forse... sì è meglio definirla un'eroina.
Già perché un conto è la storia, quella grigia e petulante che perde di entusiasmo ad ogni pagina, quando la si studia per dovere.
Un altro conto invece, è quella che ti fa brillare gli occhi e rimescola la pancia, narrata da chi conosce l'arte del racconto e i segreti del romanzo.
La Guidelli fin da subito scalda il cuore del lettore, con un incipit che sa di cinema, ricco com'è di sensazioni visive e ispirate.
Scorse le prime righe non sarà possibile distogliere lo sguardo, perché la voglia di sapere come va a finire vi mangerà vivi.
No non è scontato.. conoscere il finale storicamente inteso non vi darà pace. Bramerete ogni singola pagina, e probabilmente vi farete una notte in bianco. Ma ne sarà valsa incredibilmente la pena.
Il romanzo sarà presentato il giorno 8 gennaio a Cucine Clandestine, in Reggio Emilia, ore 18.30. Non mancate perché l'occasione di conoscere un'autrice bella e brava non la si può proprio perdere. Mi raccomando partecipate numerosi e allertate per tempo lo chef, che sicuramente a fine presentazione si farà venire qualche idea succulenta e conviviale."

Valeria Munari presenta "Il romanzo di Matilda" insieme all'autrice presso "Cucine Clandestine" in via dell'Aquila 6 a Reggio Emilia l'8 gennaio alle 18.30. Alla fine della presentazione, buon cibo e convivio per i partecipanti. Buon inizio 2017!


mercoledì 9 novembre 2016

Matilda al salotto di Patrizia Finucci Gallo

Scrivere, la scrittura femminile, l’importanza delle emozioni, la bellezza di potersi raccontare: se ne è parlato ieri al salotto di Patrizia Finucci Gallo con due ospiti davvero eccezionali. Marina Di Guardo e Eliselle sono state intervistate da Patrizia in un intrigante excursus sul sentire, il narrare e la costruzione delle storie. Davanti a un folto pubblico, le due autrici, ambassador della campagna #ichoosewomenwriters indetta da pfgstyle per valorizzare i libri delle donne, hanno raccontato dei loro inizi e di come la scrittura si sia trasformata per loro in una professione.

Continua la lettura a questo indirizzo: SCRIVERE AL FEMMINILE E LA BELLEZZA DI RACCONTARE AL SALOTTO DI PFG

giovedì 27 ottobre 2016

Matilda nelle scuole

Domani mattina presso le scuole Ruini di Sassuolo, presenterò Il romanzo di Matilda ai ragazzi e racconterò come nasce un romanzo, come si svelano i personaggi e come funziona il mondo magico della scrittura. La presentazione fa parte della serie di eventi organizzati dalle scuole in concomitanza all'iniziativa #ioleggoperché dedicata alla promozione della lettura dal 22 al 30 ottobre.

sabato 8 ottobre 2016

La Rocchetta Mattei e i dintorni di Riola

Stamane ho finalmente visitato la Rocchetta Mattei, la rocca voluta dal conte Cesare Mattei dove si ritirò a vita privata dai 50 anni per studiare l'Elettromeopatia e preparare i suoi rimedi per la salute. Una sorpresa è stata scoprire che la rocchetta è stata costruita nello stesso luogo in cui nell'XI secolo sorgeva un castello della contessa Matilde di Canossa, affidato alle cure del suo vassallo Lanfranco da Savignano. Il mio consiglio è di prenotare una visita per vedere le meraviglie di questo castello fiabesco, esoterico e misterioso. Tutte le info qui: La Rocchetta Mattei


Nei dintorni, da vedere è certamente il borgo La Scola, risalente al XIV secolo e restaurato ad arte, e di certo luogo fortificato già dal VI secolo quando i Longobardi ne fecero un avamposto di guardia contro l'Esarcato di Ravenna. Ma ha origini ben più antiche. Per saperne di più il sito di riferimento è il seguente: Borgo "La Scola"

sabato 10 settembre 2016

Il perché di una copertina

Spesso aleggia una domanda attorno a “Il romanzo di Matilda”: come mai sulla copertina non c’è Matilde di Canossa, ma Simonetta Cattaneo Vespucci, vissuta nel XV secolo? Come mai per la cover non è stata scelta la protagonista, dato che immagini di Matilde ne esistono?

Ebbene, la risposta è molto semplice: “Il romanzo di Matilda” è un romanzo storico, non un saggio. Pur seguendo storicamente le vicende della Grancontessa è e rimane una biografia romanzata, e come tale la copertina si piega a logiche editoriali che tengono conto dei gusti del grande pubblico. L'eleganza, la bellezza, il volto di profilo contribuiscono a rendere elegante e raffinata la copertina e sono un richiamo alla forza della femminilità, e questo è stato giudicato adatto per rappresentare un romanzo storico su una grande donna come Matilde di Canossa.

Esiste una ristretta cerchia di appassionati che amano la correttezza filologica e il rigore anche sull’immagine scelta per la cover ma le logiche editoriali richiedono un certo appeal, e permettetemi di dire che le immagini di Matilde più vicine alla sua epoca non le rendono affatto giustizia, se pensate a quelle che compaiono nel codice di Donizone. Quelle più lontane da lei, invece, sono interpretazioni della sua icona, molto belle, ma non giudicate evidentemente adatte alla presentazione di un romanzo come “Il romanzo di Matilda”. È sempre l’editore che decide, del lettore è la possibilità di lasciarsi colpire, affascinare e la responsabilità di non giudicare un libro dalla copertina, ma da quello che racchiude all’interno delle sue pagine.

Due parole invece su Simonetta Cattaneo Vespucci: nobildonna all’epoca dei Medici e scomparsa giovanissima, molto amata e ammirata per la sua bellezza, fu musa di diversi artisti tra cui il Botticelli che la scelse per numerosi ritratti tra cui la sua Venere. Anche lei è un personaggio interessante e tutto da scoprire.

domenica 28 agosto 2016

Matilde sull'Appennino parmense

Sono tornata a viaggiare per luoghi matildici un anno e un mese dopo l’uscita del mio romanzo, e ho dedicato questo mio ritorno alla riscoperta dei luoghi nell’Appennino parmense che hanno visto Matilde protagonista.

La prima tappa è stata all’abbazia di San Basilide a Badia Cavana, posta sull’antica strada di Linari che portava al Lagastrello, il passo che metteva in comunicazione Parma con la Toscana. La fondazione dell’abbazia è dovuta all’interesse e alla committenza del monaco vallombrosano e vescovo di Parma Bernardo degli Uberti, personaggio vicinissimo a Matilde e suo consigliere e alleato. All’entrata della chiesa è posto un bassorilievo con una croce [in alto], detta croce matildica, che si ritrova in altre chiese e pievi fatte costruire dalla Grancontessa o che hanno visto il suo aiuto con donazioni anche ingenti.

Proseguendo verso Neviano degli Arduini, che già nel toponimo svela la sua origine e influenza tutta matildica, ho raggiunto il passo del Crocione da cui si gode una splendida vista sulle vallate dei torrenti Enza e Parma, ho attraversato Urzano e sono arrivata dopo un lungo tratto tra le ombre del bosco alla meravigliosa Pieve di Sasso, dedicata a Santa Maria Assunta. Citata sin dal 1004, già luogo di sosta e ricovero per pellegrini, sorge su un’altura e al suo interno ha un battesimale del XII secolo che lascia senza fiato. [a fianco]

La terza tappa è stata la pieve di Moragnano, nel comune di Tizzano, realizzata in blocchi di arenaria. All’interno vi sono 20000 incisioni e iscrizioni graffite che rappresentano simboli sacri derivate dalla tradizione dell’arte rupestre che non ho potuto vedere, perché la pieve era chiusa: un buon motivo per tornare.

La quarta tappa l’ho dedicata a Berceto, luogo magnifico sulla via Francigena, dove mi sono fermata nel duomo di San Moderanno, costruito già nel VIII secolo. Liutprando, re del Longobardi, lo volle come chiesa del monastero che fondò nel 719 presso il valico appenninico della strada di Monte Bardone, principale collegamento tra Emilia e Toscana. Ha uno splendido portale con Cristo crocefisso, e i particolari del portale secondario aperto sul lato sinistro della chiesa lasciano intendere la simbologia dedicata ai pellegrini che percorrevano la Francigena verso Roma per le indulgenze.

La quinta tappa è stata Fornovo, alla pieve di Santa Maria Assunta citata già dal 854. Anche questa pieve, sulla Francigena, indica la strada a chi cerca il perdono: la statua del pellegrino a fianco del portale ha le chiavi di San Pietro appese alla cintura. I portali sono finemente decorati, la lastra con la raffigurazione dell’inferno sulla facciata è impressionante [a sinistra], e all'interno è conservata invece quella dedicata al martirio di Santa Margherita.

Sesta e ultima tappa è stata Serravalle, alla chiesa di San Lorenzo, affiancata dal Battistero. È una delle più antiche pievi del parmense e la sola ad avere un edificio apposito per la celebrazione del battesimo: è ottagonale, la forma ideale per un battistero secondo Sant’Ambrogio per la simbologia che rappresenta, 7 + 1, ovvero sette giorni della vita terrena creata da Dio (6 giorni + 1 di riposo) e l’ottavo, dedicato al mondo ultraterreno dopo la resurrezione.

In una giornata tra strade, tornanti, boschi e silenzi, si riacquista il senso e la percezione dello scorrere del tempo. Si rimettono insieme pensieri, segni, riflessioni, si ricostruisce un percorso o lo si riprende laddove lo si era lasciato. Per questo amo viaggiare. Per questo amo farlo anche attraverso questi luoghi magici e ricchi di storia. Dove si respirano energie sottili e al contempo molto forti. Dove si percepisce ancora l’impronta di una Signora che dopo novecento anni è ancora presente sulle sue terre.

Tutte le immagini che correlano l'articolo sono di mia proprietà, ne è pertanto vietato l'utilizzo. Per altre immagini dell’itinerario parmense e per visionare le tappe complete del mio viaggio, basta cliccare il link di Instagram con hashtag #ilromanzodiMatilda

Link utili:

venerdì 19 agosto 2016

Raccontare il Medioevo a Orte

La libreria il Gorilla e l'Alligatore, in collaborazione con l'Associazione culturale il Palcoscenico, presenta "Raccontare il Medioevo": due scrittrici per due incontri letterari a Orte, in occasione dei festeggiamenti dell'Ottava Medievale. Si inizia sabato 3 settembre alle 18:30, in compagnia di Elisa Guidelli, che ci presenterà "Il romanzo di Matilda" (ed. Meridiano Zero), primo romanzo storico che ripercorre la vita della Grancontessa Matilde di Canossa. La vita, i lutti, gli amori, le lotte, la caduta, il riscatto, le violenze e le passioni di uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo.

Contessa di un vasto territorio tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra papato e impero, entra nell'epocale scontro giocandovi un ruolo dapprima di pacificatrice, poi di aperta sostenitrice della riforma ecclesiastica. Sempre pronta, in nome dei propri ideali, a mettere in gioco poteri e dominio. Intere città le si ribellarono tacciandola di tradimento nei confronti dell'imperatore Enrico IV, suo odioso cugino ed eterno nemico che tentò per una vita intera di punire il suo animo ribelle e sottometterne il provocante corpo di femmina. Per non parlare delle maldicenze sulla peccaminosa "puttana" di Gregorio VII, amatissimo pontefice sotto i cui paramenti ufficiali lei fu sempre in grado di scorgere le umili vesti del monaco e le virili qualità dell'uomo. Accorta protagonista politica, contro le sue lucide intuizioni gioca il suo essere donna. Da ciò due sposalizi destinati al fallimento, il primo con un uomo repellente, il secondo con un impotente ragazzino di cui potrebbe essere madre. Da ciò, infine, la resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossano soltanto in cambio della nomina a suo erede.

Domenica 4 settembre alle 17:30 è la volta di Barbara Frale, nota storica del Medioevo, che torna a cimentarsi con il romanzo. Intervistata dalla scrittrice Elisa Guidelli, l'autrice ci parlerà del suo giallo storico in uscita con l'editore Centauria il 1 settembre dal titolo "Il gioco degli arcani", un romanzo che riporta in vita le atmosfere del primo Giubileo della storia della cristianità.

Roma, anno 1300. Papa Bonifacio VIII ha indetto il primo Giubileo della storia e in una città affollata e in preda alla frenesia non vuole altri problemi. Tantomeno un omicidio. Ma Giovanna Savelli, una delle nobildonne più in vista dell’Urbe, è stata trovata morta, forse avvelenata. E la principale indiziata è la bellissima Immacolata Colonna, che appartiene a una famiglia ostile al pontefice: processarla senza prove certe potrebbe scatenare una rivolta. A chi affidare un’indagine così delicata? Il papa sceglie una strana coppia: suo nipote Crescenzio Caetani, che sogna di diventare medico, e la potente badessa di San Silvestro in Capite. Un braccio, giovane e ardimentoso, e una mente sottile protetta dalla clausura... Ben presto, si delineano due piste distinte. La prima conduce dritta a madamigella Colonna, ai suoi affari di cuore e al suo insidioso fascino. La seconda porta alla misteriosa zingara saracena Zaira, e al mazzo di carte con cui legge la fortuna e si dice dispensi la morte. Passando per il giardino dello scorbutico medico del pontefice, Arnaldo da Villanova, in cui a nessuno è permesso entrare… In questo giallo incalzante, Barbara Frale attinge alle ricche simbologie e agli affascinanti intrighi di un Medioevo ricostruito con passione, per tessere una tela in cui si intrecciano amore e vendetta, politica e magia. «Chi cerca maghi, trova il demonio», dice l’accorta badessa: il diavolo è furbo. Ma la verità trova sempre una via, per quanto tortuosa, per venire alla luce.

Le interviste saranno arricchite da alcune letture di brani, a cura di Giovanna Boccio e Giuseppe Gamberini con l'accompagnamento musicale curato dall'Associazione Culturale Il Palcoscenico di Orte.

Vi aspettiamo presso la sede dell'Associazione il Palcoscenico in Piazza Pietralata, nel cuore del centro storico di Orte.

Per informazioni: Libreria il Gorilla e l'Alligatore tel. 0761.403477 - www.gorillaealligatore.com




martedì 16 agosto 2016

Sulle terre di Matilde


L'associazione culturale Matilde di Canossa e Terra e Identità

invitano la S.V.

Venerdì 19 agosto, ore 21
castello di Rossena (comune di Canossa)

SULLE TERRE DI MATILDE CON PROSPERO FANTUZZI

Relatore: Gianluca Frignani

Al termine buffet sotto le stelle 

mercoledì 10 agosto 2016

Ferragosto a Canossa

Asineria e Camminata giovedì 11 sotto le stelle di S.Lorenzo a Case Martini a Canossa

Un Ferragosto zeppo di eventi nel castello di  Canossa rinfrancato dopo le positive notizie  sui finanziamenti di 3 milioni. Asineria con camminata giovedì 11 agosto per vedere le stelle viaggiare sulle storie metafisiche  di Massimo Montanari.  Camminata al Labirinto Cuore di Matilde e visite notturne all’orrido sotto alla bianca Rupe con i miti, storie e leggende su Matilde sabato 13. Poi, il rilassante ma divertente incontro con la tradizione dissacrante del Trio Canossa domenica 14 agosto che ci precipita tra i menestrelli e giullari medievali. Per finire,  il 16 agosto, il teatro storico di Antonietta Centoducati e Gianni Binelli, attori intensi prestati ai volti di Matilde ed Enrico IV° nello spettacolo “Gennaio 1077: l’incontro”.

Giovedì sera,11 agosto, non è una semplice camminata; ritrovo a Case Martini alle ore19.00. Chi viene da Reggio prende la Statale 63 e svolta per Pecorile fino ad arrivare all’agriturismo Cà del Ciuco.  La camminata è di medio impegno, due ore, con un dislivello sui 300 m.
Occorrono scarponcini adeguati, pila e borraccia d’acqua;
ai bambini sarà permesso a turno, percorrere un pezzo di tragitto in sella agli asinelli di Massimo Montanari che racconterà le sue filastrocche di una volta. Arrivati a Canossa vi attende un gustoso buffet degustazione servito con le musiche  della chitarra di Emanuel.
Spesa per adulti 15,00€ e bambini 8E tutto compreso.
Al termine, i camminatori saranno riportati con una navetta al punto di partenza. Chi volesse venire direttamente a Canossa se arriva entro le 18,30 verrà accompagnato in auto al punto di partenza della camminata.

Per info e prenotazioni cell.333.4419407, Centro turistico Andare a Canossa

mercoledì 27 luglio 2016

Mathilda festival - Seconda edizione

MATHILDA: IL FESTIVAL COMINCIA ALL'ALBA
da agosto a settembre due mesi di iniziative al castello di Canossa

Musica e parole: il secondo MathildaFestival sotto la rupe di Canossa si nutre di tramonti ma comincia con un concerto all'alba.
Alle ore 6.00, domenica mattina 31 luglio : “Musica dell'anima” della cantautrice Marina Ligabue a cui seguirà una ricca colazione matildica.

Nel mese di agosto è un crescendo: gli “AcuSting” sabato 6; il “Trio Canossa” domenica 14; “The Guitar Orchestra” dieci chitarre classiche sabato 27, poi il “botto” domenica 21 Lassociazione con Irene Fornaciari in concerto dalle 17:00, promosso dal Comune di Canossa e dalla Amministrazione Provinciale.

Ma c'è anche una anteprima del Festival sabato 30 luglio con QI GONG, meditazione in movimento, che si ripeterà poi tutti i giovedì sul belvedere al tramonto.

Per i cultori della storia di Matilde si preannunciano a settembre ,quattro incontri/conferenze di notevole autorevolezza: Carlo Arturo Quintavalle, grande storico dell'arte parlerà de” Geografia delle sepolture dei Canossa” ; Massimo Montanari, storico dell'alimentazione, ci intratterrà in una raffinata esposizione sui “Cibi sacri e cibi profani nel medioevo”; Renata Salvarani svolgerà da par suo, un parallelo tra “Matilde di Canossa ed Hildegard von Bingen: essere donne leader nei sec. XI-XII”. E a conclusione, un tema spesso accennato, ma mai approfondito: esiste un rapporto tra “Matilde-Michelangelo e i Conti di Canossa?”.

Interessanti saranno i relatori: la scrittrice americana Michelle Spike, nonché Pina Ragionieri ed Alessandro Cecchi, Presidente e Direttore della Fondazione Buonarroti, che proprio nella sede di Firenze, ha in corso la mostra su Matilde con documenti originali di Michelangelo Buonarroti attestanti ciò.

Tutte queste iniziative sono promosse dal Centro Turistico Andare a Canossa col patrocinio del Comune e la collaborazione della Strada dei Vini e dei Sapori di Scandiano e Canossa, e le associazioni Terre di Canossa e Casa di Paglia. Naturalmente il Festival comprende anche altri appuntamenti per la gioia dei bambini e dei podisti. Giovedì 11 agosto: Asineria: camminando sotto le stelle di S.Lorenzo da Case Martini a Canossa; “Miti, Storia, Leggende”con visita notturna all'orrido ed al Labirinto sabato 13 agosto; "Formadio", forma di Dio, cottura di una forma di parmigiano reggiano a cura di Umberto Beltrami il 20 agosto e una merenda per bambini con il “Sogno di Matilde a Canossa” con i rituali dell'investitura a Principesse e Cavalieri domenica 28 agosto ; ed infine lo spettacolo teatrale “Gennaio 1077: l'incontro”, dialogo tra Matilde ed Enrico IV°.
Tutte le iniziative si avvarranno dei servizi della Caffetteria per merende, aperitivi, buffet, degustazioni e cene.

Per info e prenotazioni cell.333.4419407; www.andareacanossa.it.

giovedì 21 luglio 2016

Matilda al 18e20 di Salsomaggiore

Domenica 24 luglio, si parlerà de Il romanzo di Matilda al 18e20, il talk show di successo condotto da Andrea Villani a Salsomaggiore. Insieme all'autrice altri ospiti importanti durante la puntata: interverranno anche lo scrittore Marco Buticchi e il life coach Andrea Giuffredi, e le musiche dello spettacolo saranno curate dal cantautore reggiano Giampaolo Corradini.

Il talk show si tiene presso il gazebo di viale Romagnosi a Salsomaggiore alle 18.20.


giovedì 7 luglio 2016

Dieci chitarre per Matilde

A Canossa questo sabato 9 luglio alle 20,30
 
CENA CONCERTO CON LA GUITAR ORCHESTRA "NOTE D'AUTORE"
DIECI CHITARRE PER MATILDE SOTTO AL CASTELLO DA VIVALDI A PIAZZOLLA

L'estate canossana si inaugura, questo sabato 9 luglio alle 20,30 con la cena/concerto  sotto al castello di Canossa, allietata dalla "Guitar Orchestra", un gruppo di musicisti professionisti ed appassionati che, diretti dal direttore d' orchestra Fulvio Redeghieri, con le loro dieci chitarre classiche, ci faranno viaggiare nel mondo della musica ascoltando le magiche ed avvolgenti sonorità delle loro incredibili chitarre. E' davvero un vasto repertorio musicale quello che ci attende: dall'epoca medievale fino al contemporaneo, arrivando a Vivaldi per poi continuare con "Cordoba" di Isaac Albeniz ed alla trascinante musica di Piazzolla. La serata musicale, si svolgerà all'aperto mentre verrà servita la cena degustazione presso il centro turistico andare a Canossa.
L'evento, vuol essere un'anticipazione della seconda edizione del “Mathilda Festival” che si svolgerà proprio a Canossa nei prossimi mesi di agosto e settembre.
Per maggiori info prossimamente su: www.andareacanossa.it

Numero posti limitato, solo su prenotazione al 333.4419407


venerdì 20 maggio 2016

A Firenze una mostra su Matilde di Canossa

Si apre il 14 giugno a Casa Buonarroti la mostra “Matilda di Canossa. La donna che mutò il corso della storia”. L’esposizione, aperta fino al 10 ottobre 2016,  illustra nel nono centenario della morte della Grancontessa  (1046-1115), questa straordinaria figura di donna.

La mostra, a cura di Michèle K. Spike, è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano-inglese), con testi di Pina Ragionieri, Alessandro Cecchi, Aaron De Groft, Taylor Reveley, Michèle K. Spike, Thomas J. McSweeney, Paolo Golinelli, Davison Douglas. La mostra è stata organizzata in collaborazione con il Muscarelle Museum of Art of the College of William & Mary in Williamsburg, Virginia.

Michèle K. Spike è avvocato e membro del Bar Association of New York City oltre che Adjunct Professor at the Marshall-Wythe School of Law della College of William & Mary di Williamsburg, Virginia negli USA. È autrice di “Matilda di Canossa: vita di una donna che trasformò la storia” (Aliberti 2007) e di “Tuscan Countess: The Life and Times of Matilda of Canossa” (Vendome, New York 2004), e curatrice della mostra “Matilda di Canossa and the Origens of the Renaissance”, che aprirá al Muscarelle Museum a Williamsburg a febbraio 2015 e si trasferirà poi alla Casa Buonarroti di Firenze.

Link sul sito Percevalasnotizie

martedì 17 maggio 2016

Meditazione tibetana a Canossa

Venerdì 20 maggio alle ore 20,30 a Canossa, presso il centro turistico Andare a Canossa, si terrà la meditazione guidata con il monaco tibetano Lama Lobsang (Grande Cuore), un'occasione unica di sperimentare la meditazione e di conoscere la cultura tibetana. La meditazione è ad ingresso gratuito, occorre solo portarsi un cuscino. Al termine, per chi vorrà fermarsi, sarà possibile condividere la cena vegetariana ed approfondire la conoscenza del Lama tibetano (su prenotazione al 333.4419407) presso la nuova Caffetteria Letteraria del centro turistico.





martedì 10 maggio 2016

Presentazione a Carpineti

Venerdì 13 maggio dalle 19 Matilde incontra Matilda
presso l'Hotel Matilde di Carpineti. Con rinfresco.


venerdì 6 maggio 2016

Presentazione a Grazzano Visconti

Domenica 8 Maggio 2016 alle 16.30, in occasione della "Festa della Mamma" di Grazzano Visconti, presso Matildica, Cortevecchia 3, la scrittrice Elisa Guidelli presenterà "Il Romanzo di Matilda". Appassionante romanzo storico incentrato sulla vita della Grancontessa Matilde di Canossa (1046-1115), una delle donne più importanti ed affascinanti del Medioevo europeo.

A seguire degustazione di birra artigianale Matildica e formaggio Parmigiano Reggiano di Canossa.


martedì 26 aprile 2016

Presentazione a Cantù


Passioni, amori, intrighi: Mangia come scrivi si tuffa nella Storia con le Martignoni, la Debicke e Eliselle 

Giovedì 5 maggio al Ristorante ll Garibaldi di Cantù

CANTÙ (Como) – Il grande romanzo della Storia torna ad essere protagonista a Mangia come scrivi. E questa volta lo fa attraverso quattro scrittrici, tra le più rappresentative in Italia per quanto riguarda questo genere letterario. Le protagoniste della serata "Guidobaldo da Montefeltro, i Medici, Matilde di Canossa", in programma giovedì 5 maggio alle 20.30 al Ristorante Il Garibaldi di Cantù, sono le sorelle Elena e Michela Martignoni, Patrizia Debicke van der Noot, Elisa Guidelli (Eliselle).

I LIBRI
Passioni, amori e intrighi si trovano al centro delle vicende narrate nei tre volumi che verranno "assaggiati" tra una portata e l'altra, come d'abitudine a Mangia come scrivi. Le Martignoni, famose per i loro romanzi sui Borgia e in uscita proprio il 5 maggio con il noir "Il mistero della gazza ladra" (pubblicato per Corbaccio con lo pseudonimo Emilio Martini), si presenteranno in Brianza con "Il duca che non poteva amare" (Mondadori). La Debicke, già autrice dieci anni fa de "L'oro dei Medici", torna ad occuparsi della potente famiglia fiorentina nel nuovo "L'eredità medicea" (Parallelo45). La Guidelli (che, come Eliselle, ha firmato libri spesso ironici e sui sentimenti, tra i quali "Amore a tempo determinato" e "Il profumo dell'amore ritrovato") con "Il romanzo di Matilda" (Meridiano Zero) e con il suo vero nome firma il suo secondo romanzo storico.

IL MENU
Gli chef del Garibaldi, con fantasia, ricerca e qualche licenza storica, hanno elaborato un ricchissimo menu medievale-rinascimentale, per omaggiare le autrici ed i loro lavori. Le tradizionali quattro portate di Mangia come scrivi, dall'antipasto al dolce, saranno "rinforzate" con più di un antipasto e più di un dolce. Tre saranno i vini, selezionati da Alfonso Galvano di "Vineggiando", prodotti dall'Azienda Agricola Orlandi Contucci Ponno (www.orlandicontucciponno.it) di Roseto degli Abruzzi (Teramo). Per informazioni e prenotazioni: 031 704915.

Sito web: MangiaComeScrivi

giovedì 14 aprile 2016

Incontrando Matilde: il nuovo numero dei Quaderni del Ducato

Ecco, la rocca si erge davanti a noi, dopo una ripida salita. Le sue mura sembrano tutt’uno con la roccia alla quale è appollaiata. I vessilli rossi col cane d’argento ondeggiano stanchi nel tramonto come macchie di sangue sulle merlature. Il barbacane si avvicina, presto saremo introdotti al cospetto della Gran Contessa… così comincia la prefazione di Gabriele Sorrentino, curatore del nuovo numero monografico del Ducato che si intitola Incontrando Matilde: Luoghi, persone e vicende della Signora d’Europa (Edizioni Terra e Identità, pp. 207, euro 12,00, gratis ai soci di Terra e Identità). Il volume vuole raccontare la Grancontessa da diverse angolazioni, allo scopo di fornircene una visione a tutto tondo, che esca dagli stereotipi di un personaggio sul quale è stato scritto e detto di tutto, spesso a sproposito.

Matilde (o, come amava firmarsi lei, Matilda) di Canossa (1046-1115) è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo europeo. Signora di un vasto territorio cuscinetto tra Lazio e Garda fu l’ago della bilancia tra Papato e Impero ed ebbe un ruolo da protagonista nella famosa lotta per le investitura, finendo per schierarsi apertamente con la riforma ecclesiastica voluta da Gregorio VII, dovendo subire rivolte e tradimenti che la portarono ad essere addirittura vittima di feroci gossip, come li chiameremmo oggi, da parte dei propri avversari politici che non esitarono ad accusarla di essere la meretrice del Papa. Un personaggio il cui nome è noto a tutti ma la cui storia è in verità poco conosciuta, liquidata spesso con poche righe sui libri di testo, quasi sminuita dagli stereotipi che accompagnano la sua figura. “Con grande orgoglio -  continua il curatore -  ho accettato la proposta di Terra e Identità di curare questo numero monografico del Ducato dedicato alla Gran Contessa, come era chiamata dai suoi contemporanei perché sono convinto che dell’importanza di una pubblicazione che racconti tutte le sfaccettature di un personaggio meraviglioso, uno dei veri monumenti del Medioevo”.

Il volume affronta la Lotta per le investiture, snodo decisivo nell’evoluzione del Papato e dell’Impero medievali, il contributo di Matilde non solo all’architettura ma soprattutto alla forma attuale del nostro territorio che si è sviluppato, in gran parte, intorno alle profonde radici di pietra delle sue torri, rocche e fondazioni monastiche. Una parte importante verrà dedicata al rapporto tra Matilde e gli uomini che hanno attraversato la sua esistenza a cominciare dal padre Bonifacio, passando per l’Imperatore Enrico IV, il Papa Gregorio VII e i due sfortunati matrimoni con Goffredo il Gobbo e Guelfo il Pingue. Uno spazio importante verrà riservato al rapporto tra Matilde e Modena, una relazione complessa che vide addirittura la compresenza di un vescovo legittimo, Benedetto, e uno scomunicato, Eriberto. Una città, Modena che ancora oggi sembra guardare con sospetto la Gran Contessa, tanto da aver quasi dimenticato il novecentenario della sua morte, nel 2015. I Duchi d’Este, al contrario, costruirono un’articolata narrazione sulle proprie origini che tentarono di far risalire proprio a Matilde. Di grande interesse, infine, è il saggio relativo al rapporto tra Matilde e il popolo ebraico, una vera novità nel panorama degli studi matildici.

La Gran Contessa fu una donna di potere in un mondo di uomini; seppe essere una politica accorta e spietata subì il dramma di una tragica gravidanza. Già Reginé Pernoud notava come, nella Francia feudale “La regina fosse incoronata come il re, a Reims generalmente […] sempre dalle mani dell'arcivescovo di Reims” e che solo la Guerra dei Cent’Anni portò a un decisivo rafforzamento della componente militare e quindi maschile del potere. Ancora nel XII secolo, “Eleonora d'Aquitania, e Bianca di Castiglia dominano realmente il loro secolo, esercitano un potere incontestato nel caso in cui il re sia assente, malato, o morto” . Nel XII secolo, quando Roberto di Arbrissel decise di fondare due monasteri, uno maschile e l’altro femminile, mise entrambi sotto la direzione di una badessa che, per espressa volontà del fondatore “doveva essere una vedova, cioè una donna che avesse fatto un'esperienza matrimoniale” (Reginé Pernoud, Medioevo un secolare pregiudizio Milano 2001, pp. 102-110). Matilde di Canossa si inserisce in questo Medioevo dove le donne, pur in una società guerriera, erano in grado di giocare un ruolo politico di grande importanza che comincerà a scolorire solo alla fine del Medioevo, nel XIV-XV secolo. Un ruolo che le donne dovevano conquistare e mantenere con una maggiore difficoltà degli uomini in una condizione che, però, non è dissimile dal nostro evoluto XX secolo.

Matilde non esitava ad andare in battaglia e riuscì a conservare la fedeltà dei suoi alfieri, fatto non scontato in quei tempi, che da solo basta a dimostrarne la grandezza. Fu costretta dalle circostanze a unirsi in matrimonio due volte, nel vano tentativo di garantire la solidità dinastica del suo dominio. Due sposalizi destinati al fallimento, il primo con un uomo repellente, il secondo con un impotente ragazzino di cui avrebbe potuto essere la madre. Da ciò, infine, la resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossiano soltanto in cambio della nomina a suo erede. Solo alla fine della sua esistenza terrena Matilde potrà, così, dedicarsi anima e corpo alla preghiera e alla meditazione lei che nel suo monogramma recitava “Matilda, Dei gratia si quid est” cioè “Matilde per grazia di Dio se è qualunque cosa”.

Oltre a Gabriele Sorrentino (che ha parlato del tormentato rapporto tra Matilde e Modena), gli autori del volume sono:  Paolo Rodolfo Carraro (Cronologia essenziale), Maria Teresa Braifi (La lotta per le investiture), Elena Bianchini Braglia (Gli uomini all’ombra di Matilde), Angela Chiapponi (Rocche, monasteri e città. I luoghi di Matilde), Carla Costa (Architettura matildica), Graziella Martinelli Braglia (Amazon Matildis. Il mito di Matilde nella cultura del barocco), Roberta Iotti (Noterelle matildiche 1115-2015), Riccardo Fangarezzi (Matilde, Bonifacio e Tedaldo. Le carte dei Canossa a Nonantola), Fulvio Diego Papouchado (Considerazioni sull’ebraismo ai tempi di Matilde), Luca Pellacani (La battaglia di Sorbara. 2 luglio 1084), Elisabetta Barbolini Ferrari (Tavola e cibo ai tempi di Matilde. Il banchetto come affermazione del potere), Roberto Albicini (Per me reges regnant. Il patto dei Canossa con l’imperatore e la chiesa di Sant’Apollonio).

Per informazioni: info@terraeidentita.it

mercoledì 13 aprile 2016

lunedì 28 marzo 2016

Tutti leggono Matilda

Venerdì 12 febbraio ha preso il via l’Italian Book Challenge – Il campionato dei lettori indipendenti italiani, una sfida di lettura promossa da 35 librerie indipendenti italiane: la sfida è per i lettori che entro dicembre proveranno a leggere 50 libri selezionati tra diverse categorie. Ogni libreria sceglierà un vincitore e successivamente ne sarà scelto anche uno a livello nazionale.

L'iniziativa è sui social e ha un tag di riferimento, #ibc16

Tra i libri scelti dai lettori, anche Il romanzo di Matilda. Per seguire il challenge o partecipare ecco i link di riferimento dove leggere le "istruzioni" di partecipazione: Come funziona, Il campionato, La pagina Facebook.


Il romanzo di Matilda, scelto e inserito nella categoria 
40. un libro che abbia come protagonista una donna forte

sabato 26 marzo 2016

Apertura del castello di Bianello

Come ogni anno il castello di Bianello riapre al pubblico nel periodo pasquale.

Gli orari delle festività pasquali sono i seguenti:
Sabato 26 marzo dalle 15.00 alle 19.00
Domenica 27 marzo dalle 15.00 alle 19.00
Lunedì 28 marzo dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

NOVITA' AL CASTELLO!
Le sale del Castello avranno ora una nuova immagine grazie alla donazione di numerosi mobili un tempo appartenenti al Cav. Carlo Bacigalupo donati dalla Famiglia Fabbri di Rimini in nome di Giovanna Cherubini che visse a Bianello fino al 1947.
E’ inoltre previsto l’allestimento di una nuova sala didattica che conterrà il plastico dei Quattro Colli con i relativi Castelli donato dal Gruppo Archeologico Bibianellum, corredata da pannelli illustrativi dei personaggi più famosi che ai tempi di Matilde di Canossa hanno abitato a Bianello.

All'interno del bookshop del castello, anche Il romanzo di Matilda.

Per informazioni e prenotazioni visite guidate:
Ideanatura cell. 338-6744818


giovedì 24 marzo 2016

Lucca e Matilde, amore e scontri

[Il romanzo di Matilda, estratto dal capitolo VI]

Con l’arrivo della bella stagione si erano trasferiti a Lucca, città natale di Sigifredo, bisnonno di Matilda.
Lucca si trovava sulla via Francigena e sul fiume Serchio, ricco crocevia di genti e commerci. Era molto amata dai Canossa, e lei, amorevole, ricambiava il loro affetto assicurando loro fedeltà e tributi. Beatrice aveva portato lì tutta la corte di Federico per garantire una maggiore stabilità nell’amministrazione, e spesso riceveva messaggi dal papa attraverso Anselmo da Baggio, che non abbandonava mai il suo fianco. La gestione del territorio richiedeva energie, continui viaggi, consigli e confronti, e dopo la morte di Bonifacio la tutela degli interessi del suo erede era garantita dall’influenza e dalla protezione di Leone IX, parente di Beatrice e lorenese come lei. Per questi motivi, e per la maggiore vicinanza con Roma, lei si sentiva più tranquilla in quella città. Furono mesi abbastanza sereni, frenetici ma fruttuosi, e la marchesa, rassicurata dalla consuetudine e dall’ordinarietà degli eventi, si era lasciata ormai alle spalle la paura che l’imperatore potesse agire in qualche modo contro di lei, ricchissima vedova del suo vassallo più inviso.

[fine estratto, tutti i diritti riservati]

Lucca è una delle città dei Canossa. Oggi è una delle città d'arte e cultura più note e belle d'Italia, con le sue chiese e le sue torri e i suoi monumenti. La cito molto spesso nel romanzo dedicato a Matilde e ne racconto perché è stata una delle città più amate e al contempo, quando la guerra con Enrico IV entrò nel vivo, una di quelle contro cui la Grancontessa ha più combattuto. E' una delle tappe fondamentali del viaggio nei territori matildici, e rivederla regala sempre grandi emozioni. Tornerò a Lucca il 30 aprile per la presentazione del romanzo presso la libreria Ubik. Inutile dire che vi aspetto lì.

Tutte le immagini che correlano l'articolo sono di mia proprietà, ne è pertanto vietato l'utilizzo. Per altre immagini meravigliose di Lucca e visionare le tappe complete del mio viaggio, basta cliccare il link di Instagram con hashtag #ilromanzodiMatilda

mercoledì 16 marzo 2016

martedì 15 marzo 2016

Evoluzioni sulla questione salvezza

L’idea della Regione è quella di cercare di risollevare anche tutta l’area matildica. Perché se Canossa è salva e continuerà a essere un’attrattiva turistica, lo stesso non si può dire dell’intero patrimonio fatto di rocche, torri e fortificazioni nel Reggiano. A Carpineti, per esempio, il contratto per la gestione della pieve di San Vitale e del castello è scaduto come quello di Canossa e ora i monumenti sono chiusi, anche se l’amministrazione ha garantito che riapriranno per la stagione estiva.

Continua a leggere su il Fatto Quotidiano: Il castello di Canossa è salvo (per ora). Ma le rocche di Matilde restano in crisi: pochi soldi, aperture a singhiozzo e gestioni separate

domenica 13 marzo 2016

A Canossa si celebra la felicità

Felicità per la cultura che paga! E quindi domenica 20 Marzo, attorno alla rupe di Matilde, nella ricorrenza ONU della giornata mondiale della felicità, si terrà la “CAMMINATA IN FELICITÀ PER CANOSSA”. Scopo di questo secondo girotondo attorno al castello è tenere alta e vigile l'attenzione su quanto detto, promesso e scritto su Canossa. E cioè che saranno mantenuti tutti i servizi di accoglienza, che ci sono importanti finanziamenti per la rupe e le frane, e che addirittura per voce del Ministro Franceschini Canossa verrà inserita in un bando di 15 siti di interesse nazionale tra i quali il Pantheon di Roma. Meraviglioso! Ottime notizie. Frutto dell'impegno delle persone (vi ricordate la Camminata in bellezza?) e della opinione pubblica grazie alla stampa locale e nazionale. Grazie al sindaco, ai Comuni della zona, alla Provincia, alla Regione, a tante associazioni e varie personalità. Insomma Canossa dimostra che battersi per la cultura è vincente.

Tutto bene, quindi?
Sì e no. Perché a tutt'oggi chi viene a Canossa trova ancora parcheggi e servizi igienici chiusi. Tutti assicurano la soluzione dei problemi che condizionano pesantemente l'accesso al monumento, soprattutto per pullman e camper. Avvicinandosi la Pasqua è urgente provvedere. Per tenere quindi desta l'attenzione c'è un ricco programma di iniziative promosse a Canossa dal Centro Turistico “Andare a Canossa”, dalla Casa di Paglia, dalle Associazioni “Terre di Canossa” e “Montepulce Guide escursionistiche”.

Appunto, domenica 20 Marzo, dalle ore 15 la “CAMMINATA IN FELICITÀ” e poi a seguire l'incontro con l'autore del volume “La Sentenza”, Valerio Varesi, giornalista di Repubblica che parla appunto della Resistenza in questa zona, dove in un cippo posta a 200 metri dalla Rupe si ricordano cinque partigiani caduti in battaglia.

Altre importanti iniziative: l'apertura della Caffetteria Letteraria a Canossa (sabato 26 Marzo); una giornata dedicata agli alberi (9 Aprile); laboratori dedicati alle donne, A tutta Donna (domenica 10 Aprile); la nascita dell'associazione Internazionale “Canossa & Matilda friends” (Sabato 16 Aprile); lo spettacolo teatrale “Il cammino del perdono” (domenica 17 aprile); per concludere con due iniziative di particolare interesse per ragazzi e precisamente: “Ragazzate matildiche” (domenica 24 Aprile) e “Asino chi legge” (Sabato 30 Aprile) passeggiata narrativa con Massimo Montanari e i suoi asini. Insomma...tante cose per chi crede che la cultura e la felicità salveranno il mondo.


giovedì 10 marzo 2016

Quarto appuntamento del ciclo "Aperitivo con l'autore"

Si conclude, con “Il romanzo di Matilda”, di Elisa Guidelli, (Meridiano Zero) il ciclo di incontri Aperitivo con l’Autore, organizzato dalla Biblioteca Comunale di Copparo. L’appuntamento, che avrà luogo sabato 12 marzo alle 17.30, presso il Centro servizi al cittadino (atrio comunale), vedrà la presenza dell’Autrice, che dialogherà con Gaia Conventi (blogger e scrittrice a sua volta).

L’iniziativa si inserisce nelle attività che il Comune di Copparo (Commissione Consiliare Pari Opportunità e Biblioteca Comunale) ha dedicato alla Giornata Internazionale della Donna (8 marzo 2016). Protagonista del bel romanzo storico di Elisa Guidelli, infatti, è Matilde di Canossa, uno dei personaggi più affascinanti e controversi del Medioevo, contessa di un vasto territorio tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra Papato e Impero.

Leggi tutto l'articolo su Estense.com: clicca qui

domenica 6 marzo 2016

A Copparo con Matilda

Sabato 12 marzo alle 17.30 a Copparo Gaia Conventi presenta 
"Il romanzo di Matilda" insieme all'autrice.


venerdì 26 febbraio 2016

Tutti pazzi per Matilde, Bondeno le dedica un albo

Bondeno. A 970 anni dalla nascita di Matilde di Canossa, Bondeno istituisce l’”Albo di Matilde”, un registro di tutte le persone del territorio che si chiamano ‘Matilde’. Sono 25 quelle in elenco. La più giovane ha appena un anno, la più anziana 107.

Continua a leggere su estense.com

mercoledì 24 febbraio 2016

Presentazione a Copparo

Sabato 12 marzo alle ore 17,30 presso l'Atrio Municipale di Copparo, presentazione de "Il romanzo di Matilda" all'interno della rassegna "Aperitivo con l'autore" organizzata dalla Biblioteca Comunale. Per informazioni, la pagina facebook e il link della Biblioteca Comunale sono i seguenti: facebook e sito web.


domenica 21 febbraio 2016

Un altro problema da risolvere: Carpineti e San Vitale


Quando sarà possibile riaprire al pubblico San Vitale e il Castello di Carpineti? Perché nessuno ha sentito l’esigenza di informare della questione i carpinetani? Non era possibile evitare almeno la chiusura di San Vitale, anche in considerazione di un recente investimento di 60.000 euro serviti per l’allestimento del Museo Lapideo? [continua a leggere]

Canossa, il castello è salvo grazie alla Regione


Oggi il sopralluogo con Bonaccini: messi in campo, complessivamente, 300mila euro. Il sito resterà aperto fino a quando sarà preso in carico dal ministero [continua a leggere]

mercoledì 17 febbraio 2016

Un nuovo modo di raccontare la storia

 Marco Melluso e Diego Schiavo, insieme a Licia Ambu e Maria Teresa Scorzoni, di Malacopia inventano un nuovo modo di raccontare la storia

martedì 9 febbraio 2016

Presentazione a Carpi

Sabato 13 febbraio alle 18.45 presentazione de "Il romanzo di Matilda" alla libreria La Fenice di Carpi. Per l'occasione, Daniela Pellacani introdurrà l'autrice.

 

venerdì 5 febbraio 2016

Matilde, i Canossani e le città


La Grancontessa a Carpi

In vista della presentazione di Carpi, altro luogo legato ai Longobardi e in seguito ai Canossa, qualche notizia storica che mi è stata richiesta e che sintetizzo qui per comodità: “Le prime memorie storiche risalgono al sec. VIII, nel diploma di re Astolfo a favore di Nonantola (753). Era una chiesa che fu poi fatta matrice e indipendente così dal vescovo di Modena come da quello di Reggio, che se la contendevano. Condizione, questa, che rimase poi sino alla costituzione del vescovato carpense che tale stato consacrò. Attorno al 1000 Carpi era un castello fortificato (carta del 1001), appartenente alla Casa degli Attoni. Matilde di Canossa diede a Carpi particolari concessioni e la lasciò poi alla Chiesa.” [da Enciclopedia Treccani].

Sul sito web del censimento e schedatura dei castelli dell’Emilia-Romagna appare anche il castello di Carpi, che nasce nel X secolo a seguito dell’invasione degli Ungari e che vede la presenza di Tedaldo di Canossa, avo di Matilde, come documentato in più occasioni. Matilde lo eredita nell’XI secolo, ma "deesi distinguere il castello [Carpi] dalla Pieve. Del primo è signore il marchese Tedaldo, ed egli aveane trasmesso il dominio al marchese Bonifacio suo figlio. Ma la Pieve era del Vescovo, e perciò a lui dovette il Marchese Bonifacio ricorrere per averla in enfiteusi. E par veramente che la contessa [Matilde] onorasse questo castello [Carpi] di una special protezione di alcuni privilegi ancora fu ad esso liberale, e forse anche ne fece compilare alcuni Statuti. E poiché i castelli solevasi innalzare a difesa ancor delle chiese, è assai verisimile che l'antico castello di Carpi fosse ne' contorni dell'antica cattedrale ove di fatto si veggon tuttora non dubbi indizi di vecchie fortificazioni." [Tiraboschi in riferimento alla "Cronaca di Giovanni da Bazzano"]

La Grancontessa ospitò Gregorio VII nel 1077 al castello di Carpi subito dopo l’umiliazione di Enrico IV a Canossa, e il castello venne assediato dall’esercito dell’imperatore nel 1083, subì dei danni ma resistette. Nel 1106 anche papa Pasquale II si fermò a Carpi dove incontrò Matilde e Bernardo, vescovo di Parma.

Sabato 13 febbraio “Il romanzo di Matilda” arriva a Carpi, alla libreria La Fenice di via Mazzini alle 18.45.

Link utili:
Castelli dell'Emilia-Romagna
Castelli e torri d'Italia
Pieve di Santa Maria in Castello


domenica 31 gennaio 2016

Il cammino del perdono a Canossa

Un percorso emozionante, un viaggio all’interno della parola e della riflessione sul perdono attraverso autori che hanno reso questo tema parte integrante delle loro opere immortali. Questo è stato oggi IL CAMMINO DEL PERDONO, lo spettacolo teatrale di Gabriele Parrillo per la regia di Rosario Tronnolone che è stato messo in scena al castello di Canossa, seguendo la via che dai piedi porta alla sommità della rupe, fino a ciò che rimane della rocca e al museo, con versi recitati da Parrillo e accompagnati dai passi di danza di Ambrose Laudani.

Una splendida giornata di sole, una vista mozzafiato, una larga partecipazione [l’evento è organizzato su prenotazione] e l’apertura del cammino d’ascesa con il primo canto del Paradiso di Dante. A seguire, Misura per misura di Shakespeare, un Duca Vincentio un po’ particolare che svela il segreto da stanare della sua esistenza e invita a far dimorare nel nostro cuore la possibilità del perdono: noi non siamo solo noi. Poi, Federico Garcia Lorca, con la Canzone autunnale, si interroga che fine farà l'innocenza se l'azzurro è soltanto un sogno.

Ogni tappa, un momento di riflessione. Ogni passo recitato, una nuova interpretazione. Spostandosi all’interno del museo, in un momento particolarmente intenso, Parrillo affronta Pascoli con I due orfani e una lettera molto toccante di Franz Kafka al padre, dove l’autore svela molto di sé e del rapporto col genitore e riflette sull’importanza del rispetto e dell’educazione dei figli, centrale per lo sviluppo di una vera cultura di pace.

Il sesto brano, tratto dall’Amleto di Shakespeare, e il settimo, tratto dai Promessi sposi di Manzoni, ambientato al Lazzaretto, si svolgono invece all’interno di ciò che rimane dell’antico monastero di Canossa e della zona antistante al museo, che regala una vista straordinaria sul castello di Rossena e sulla torre di Rossenella, e da lì verso gli Appennini che come tante quinte di un teatro svelano all’orizzonte il rosso delicato del tramonto.

L’ultimo brano, a chiudere, è affidato alla lirica di Turoldo che è un invito agli uomini e alle donne di “chissà quale fede” o di “nessuna fede” ad andarsene per le strade del mondo a camminare insieme.

In conclusione, al centro turistico Andare a Canossa è stato organizzato un rinfresco nella saletta delle presentazioni, dove è stata allestita la mostra fotografica con foto di Antonio Melioli, Marco Mete e Flavio Bocchi.

Il Cammino del perdono è uno spettacolo che ha debuttato nel 2010 e fino ad oggi ha seguito una propria evoluzione, diventando un momento molto atteso. “Il tema del Perdono”, dice l’autore Gabriele Parrillo, “sentivo essere fondante per la nascita di una nuova possibilità di convivenza fra gli esseri umani. Quella rupe con i resti del Castello Matildico e il piccolo gioiello del Museo Campanini, appollaiati lassù, sentinelle di una storia d’incontro e di riconciliazione sotto l’influsso di una donna, Matilde, erano il palcoscenico ideale per coinvolgere gli spettatori/camminatori, in quello che non sarebbe stato solo uno spettacolo quanto piuttosto un percorso fisico ed interiore. E infatti c’era la ricerca di un teatro senza sipari, ecologico si potrebbe dire, dove l’attore potesse incontrare lo sguardo degli spettatori immersi nella stessa luce e dove la voce naturale da me studiata ed insegnata, potesse risuonare libera nelle vallate sottostanti, insieme alla possibilità di ritrovarsi tutti convivialmente, a fine per percorso, trovava così la possibilità di realizzarsi”.

I prossimi appuntamenti del cammino saranno il 3 e il 17 di aprile e l’8 maggio. 
La prenotazione è obbligatoria al numero 3339119476

Fotografie di Deanna Orienti e Luca Casini - Tutti i diritti riservati

mercoledì 27 gennaio 2016

Camminata in bellezza per salvare Canossa e Matilde

Sabato 30 gennaio dalle ore 14.30 al tramonto

Viene organizzata per sabato 30 gennaio ai piedi della rupe "La camminata in bellezza per Matilde e Canossa" che prenderà avvio alle 14,30 fino al tramonto. Scopo dell'iniziativa circondare la Rupe in un grande e gioioso abbraccio/girotondo che vuole significare la volontà della gente comune a tutela, difesa e valorizzazione dei beni della Cultura, del territorio, del nostro patrimonio storico. Sarà un grande happening di bellezza e intelligenza e prevederà momenti anche ludici con arte, musica, teatro, atelier per bambini e narrazione storica degli eventi del "Perdono di Canossa" che proprio qui in questi giorni - dal 25 al 28 gennaio 1077 - videro, 939 anni fa, protagonisti la contessa Matilde, l'Imperatore Enrico IV e il Papa Gregorio VII.

La camminata/happening è promossa dal Centro turistico "Andare a Canossa", La Casa di Paglia, Ass.Guide escursionistiche, dalla Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa, dalla Casa del Tibet, dalle Associazioni Scrittori Reggiani,Terre di Canossa, Yogadhara, Amici del Pozzo di Borsea. Partirà dal piazzale centrale, percorrerà il sentiero attorno alla Rupe, passando per "l'orrido" di Canossa, sostando nel labirinto "Cuore di Matilde" e raggiungerà la Casa di Paglia dove Assunta ed Ivan motiveranno la loro scelta di costruire proprio a Canossa una casa fatta completamente di legno e paglia. Si proseguirà per la fonte Branciana, già citata dal Donizone nella "Vita Mathildis" di mille anni fa. Ognuno di noi, durante il percorso potrà godere della stupefacente visione dei calanchi e della magnificenza dei tre castelli feudali di Canossa, Rossena, Rossenella.

Già tante sono le adesioni alla Camminata attraverso la rete ed il web e a seguito del clamore suscitato dalla stampa nazionale e locale circa la volontà di ridimensionare se non addirittura chiudere l'accesso al castello ed al museo nazionale di Canossa. Pare, dalle ultime notizie, che il ministro Franceschini stia seriamente considerando di dare una sorta di "autonomia" al castello di Canossa al pari di altri monumenti nazionali importanti quale il Pantheon di Roma. Vedremo. Intanto, facciamo questo gioioso girotondo. Tra le altre adesioni alla camminata si segnala quella degli artisti Omar Galliani con i suoi allievi dell'Accademia di Carrara e Brera, nonchè un gruppo di quattro artiste piacentine che esporranno le loro opere nella vicina "Torre del Falco".

Adesioni di solidarietà anche dal mondo della cultura, in particolare dai maggiori storici di Canossa, tra i quali Paolo Golinelli, dell'Università di Verona, Eugenio Riversi, che collabora con il Monumenta Istituto Germanico di Bonn, a Selma Sevenhuijsen, scrittrice olandese autrice del volume "Regina del Vaticano", e l'americana Michelle Spike, che ha organizzato all'Università di Virginia una grande mostra su Matilde e Canossa. Pure le Autrici del libro per ragazzi "Il sogno di Matilde a Canossa" terranno un laboratorio/atelier per bambini e parteciperà la scrittrice Eliselle, autrice de "Il romanzo di Matilda". Anche il mondo del teatro e della musica parteciperanno con l'attrice Antonietta Centoducati, nota per i ruoli di Matilde, la cantante Marina Ligabue che canterà dal vivo le sue ballate sulla contessa, ed il gruppo teatrale di Bologna "Castelli in Aria"sfilerà coi propri costumi. Adesioni sono poi giunte dalla rivista nazionale "Camper" (che solo pochi mesi fa aveva prodotto assieme alla RAI un servizio su Canossa nella trasmissione "Sereno Variabile"), dalla Pro Loco di Ciano, da un gruppo di ex lavoratori delle Officine Reggiane, da diversi gruppi di ciclisti e camminatori.

Poiché non è stato risolto il problema del parcheggio, che è ancora chiuso, occorrerà pazientare e parcheggiare le macchine lungo la strada di accesso per cui si consiglia di avere scarpe comode per camminare.
"La bellezza da sola non salverà il mondo - dice Mario Bernabei a nome dei promotori della Camminata/girotondo – Solo la partecipazione di tante persone normali, di giovani, di donne, di famiglie, darà conto della grande riserva di saggezza ed umanità che appartengono alla nostra gente". Prosegue Bernabei: "Dobbiamo difendere Canossa per la grandezza della nostra storia, che è cultura e identità, che va tramandata alle future generazioni".

Per info e adesioni: www.andareacanossa.it; email: tuttiacanossa@gmail.com, cell.3334419407; 347.3891555/3478511957



lunedì 25 gennaio 2016

Il romanzo di Matilda a Detto tra Noi


Elisa Guidelli ospite a "Letto tra noi", contenitore di libri di "Detto tra noi" [TRC], presenta il suo romanzo storico su Matilde di Canossa uscito nel 2015 per la casa editrice Meridiano Zero.

I giorni del perdono

Una serie di eventi a cui il Comune di Canossa 
invita a partecipare questa settimana:
I GIORNI DEL PERDONO


venerdì 22 gennaio 2016

Gli uomini all'ombra di Matilde

Terra e Identità invita al sesto appuntamento del ciclo I PROCESSI ALLA STORIA. Domenica 24 gennaio alle ore 16,30 prezzo il Palazzo Barozzi, in piazza dei Contrari 3, a Vignola si terrà la conferenza GLI UOMINI ALL'OMBRA DI MATILDE, quando la donna è protagonista della storia. Nel 900° anniversario della morte di Matilde di Canossa, la vita della signora d'Europa ripercorsa attraverso le figure degli uomini che l'hanno affiancata, sostenuta o combattuta.
 
Ne parleranno:
Elena Bianchini Braglia, scrittrice con all'attivo numerose biografie femminili
Roberta Iotti, giornalista e autrice di saggi di storia estense

INGRESSO LIBERO


martedì 19 gennaio 2016

Canossa crolla, ovvero un imperdonabile errore di prospettiva

Non amo scrivere sull’onda di emozioni forti, perché il rischio che si corre è quello di essere approssimativi o di non dare chiarezza e linearità a tutto ciò che si vuole dire, dimenticando e tralasciando parti importanti, o semplicemente usando le parole sbagliate nel modo sbagliato. In questo specifico caso però, mi sento in diritto e in dovere di agire subito e dire quello che penso perché la questione è davvero troppo grave e urgente per essere passata sotto silenzio.

Stamane ho aperto la giornata con la notizia che il castello di Canossa va verso la chiusura. La Gazzetta di Reggio qui, la Prima Pagina di Reggio qui, la Repubblica di Parma qui riportano tutti la medesima notizia: problemi burocratici, problemi organizzativi, problemi di dissesto idrogeologico, problemi, problemi, altri problemi. Con la riforma sulle Province, il ristorante e il parcheggio chiusi, la perdita del sostegno economico da parte dell'ente preposto, il castello della Grancontessa è a rischio oblìo. Il luogo simbolo di Matilde, quello per cui è ricordata su tutti i libri di storia, quello per cui è stato coniato il modo di dire "andare a Canossa" forse rimarrà senza custode, in attesa che l'erosione dei calanchi se lo porti via. Ebbene, con tutta l'eleganza che devo sforzarmi di trovare, perché chi mi conosce bene sa quanto sono sanguigna, l'unica cosa che posso dire è: vergogna.