Dalla terrazza antistante al portale d’ingresso si gode una vista mozzafiato delle montagne, quasi come premio alla fatica per essere arrivati fino a lì. All’interno del duomo, battesimali, acquasantiere, un pulpito con leoni stilofori, volti silenziosi e storie scolpite nella pietra raccontano un passato che ritorna nei gesti, nelle intenzioni e nel lascito di chi ha voluto fortemente queste opere per trattenere e fermare il sentire e la spiritualità, traducendola nel linguaggio simbolico dell’arte medievale. Da qui, per tornare in Emilia, ci si aggancia alla via Bibulca di cui avevo già raccontato qui.
Un altro luogo meraviglioso che gode della vista di Canossa è Bergogno, uno splendido borgo sulle falde settentrionali del Poggio Coste, alla destra del torrente Campola lungo l’antica mulattiera da Paullo a Canossa. La sua antichissima storia è stata raccontata in una pubblicazione recente da Pietro Gambarelli, intitolata Bergogno – Terra di Matilde tra storia e leggenda, che ripercorre i secoli e si sofferma anche ai tempi della Grancontessa, quando Bergogno era l’abitato più grande della curia dei Canossa.
Sono posti magici, che portano alla riflessione e alla meraviglia, in cui si sente ancora forte la presenza di Matilde.
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Per approfondimenti, qualche link:
Il duomo di Barga
Il duomo di Barga
Bergogno Medievale
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