Questa mattina a Reggio Emilia si è tenuta la giornata di studio dedicata a Matilde di Canossa, conclusasi alle 13 con l'annuncio dell'inaugurazione della statua della Grancontessa domenica 12 aprile alle 12,15 presso il castello di Canossa. L'opera è dello scultore Augusto Giuffredi prodotta dalla Vezzani SPA di Montecavolo.
Il romanzo di Matilda
Il primo romanzo storico che ripercorre la vita della Grancontessa Matilde di Canossa.
La vita, i lutti, gli amori, le lotte, la caduta, il riscatto, le violenze e le passioni della Grancontessa Matilde di Canossa, un romanzo storico che ricostruisce gli eventi fondamentali della sua vita attraverso l’infanzia, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, cercando di restituire tutta la potenza al personaggio a 900 anni dalla sua scomparsa. In uscita a luglio 2015.
sabato 28 marzo 2015
lunedì 23 marzo 2015
Come nasce un romanzo storico
Come nasce un romanzo storico, in 15 secondi.
Il romanzo di Matilda, di Elisa Guidelli, a luglio in tutte le librerie.
domenica 22 marzo 2015
Nelle terre di Matilde, Tra Pievi Acque e Sentieri
Sabato 28 marzo alle ore 17.00 presso il Museo Civico Polironiano inaugurazione della mostra: "Nelle Terre di Matilde: tra Pievi, Acque e Sentieri", un percorso nel territorio attraverso le immagini di Maurizio Setti.
L'entrata al Museo Civico Polironiano è da via Dugoni (ingresso lato ufficio postale)
La mostra sarà visitabile fino al 3 maggio 2015.
L'entrata al Museo Civico Polironiano è da via Dugoni (ingresso lato ufficio postale)
La mostra sarà visitabile fino al 3 maggio 2015.
Il calendario delle celebrazioni di Reggiolo

Conferenze, convegni, manifestazioni culturali e feste di paese si svolgeranno nell’arco del 2015 e avranno, come appuntamento clou, il convegno internazionale dedicato a Matilde del 4 luglio.
Le iniziative si sono aperte sabato 7 febbraio con la presentazione del bando per la scuola: “Matilde Contessa e Regina”. Appuntamento a teatro per gli studenti con la rappresentazione “Matilde tra spada e preghiera” dell’accademia culturale dei “Castelli in aria” di Bologna. Al caseificio Veniera Vecchia invece (Bondeno, Fronte Bondanazzo) un convegno organizzato dalla parrocchia di Bondeno dal titolo “Dal formadio al Parmigiano reggiano”.
Nel pomeriggio è stata organizzata la conferenza “Matilde e Papa Gregorio VII a Reggiolo (11/2/1077)”, che ha accolto studiosi e ricercatori. Il sindaco Roberto Angeli e il professor Maurizio Fontanili hanno presentato il programma delle manifestazioni 2015 dedicate alla Grancontessa e Il presidente della Pro loco A. Bosi ha introdotto La moneta commemorativa e il 1° Palio del Norcino”.
Giovedì 12 marzo, nella parrocchia di Bondeno, si è discusso della religiosità della figura di Matilde nella conferenza “L’Ancella di San Pietro, la religiosità di Matilde ieri ed oggi”.
Sabato 28 marzo, all’Università di Modena e Reggio, in collaborazione con gli “Amici di Matilde”, si terrà il convegno “Matilde e l’autorità femminile nel Medioevo”. Successivamente i partecipanti seguiranno l’itinerario ciclopedonale che porta a Bondanazzo, luogo della morte della Grancontessa.
Alla fine di maggio è prevista una mostra degli elaborati, dell’Istituto comprensivo di Reggiolo, che concorrono per il bando (regionale e comunale) “Matilde Contessa e Regina”, e la presentazione ufficiale del convegno internazionale del 4 luglio.
Sabato 4 luglio l’intera giornata sarà dedicata alla memoria di Matilde. Nell’ambito della Fiera di luglio si terrà il convegno internazionale di studi storici matildici “L’eredità di Matilde nei territori della Bassa pianura”. All’evento parteciperanno numerosi ricercatori, studiosi europei e americani. Per l’occasione saranno pubblicati i 139 documenti, tradotti dal latino, firmati da Matilde.
Domenica 5 luglio, al Parco Sartoretti, si terrà lo spettacolo teatrale “Matilde tra spada e preghiera”.
Martedì 21 e mercoledì 22 luglio una rappresentanza del comitato per le celebrazioni raggiungerà Roma per l’udienza con Papa Francesco e la visita alla tomba di Matilde.
Venerdì 24 luglio alle 18.30 appuntamento con la camminata da via Pironda a Bondanazzo.
La memoria di Matilde non poteva mancare neppure durante la Festa regionale della zucca dal 19 al 27 settembre. Nel centro storico di Reggiolo si degusteranno menù matildici e un corteo con costumi medievali attraverserà le strade del paese.
Ancora in via di definizione gli eventi previsti per ottobre, novembre e dicembre 2015. Il Comitato annuncia: la rappresentazione teatrale “L’estate di Matilde”, spettacolo tratto dal racconto di Brunella Giovannini, a cura del professor F. Canova , edito dalla Pro loco di Reggiolo; una mostra di Nani Tedeschi, l’iniziativa “Icone matildiche” dedicata alla produzione canusina, la realizzazione di elaborati e video sul Medioevo; la premiazione delle classi scolastiche che hanno partecipato al bando “Matilde Contessa e Regina”.
Per info e variazioni: IX Centenario Matildico
giovedì 19 marzo 2015
Dal formadìo al benessere emiliano, passando per Matilde
APPUNTAMENTO A SABATO 21 MARZO
Dal formadìo al benessere emiliano, passando per Matilde
Il convegno “Dal ‘formadio’ al Parmigiano Reggiano… una storia lunga nove secoli” coinvolge oltre agli studiosi, il paese, i luoghi, le persone che vivono in terra matildica
BONDENO (Gonzaga Mantova, 16 marzo 2015) – E se dovessimo a Matilde di Canossa parte del nostro benessere e della nostra economia? E’ l’affascinante teoria proposta, lungo il filo Canossa, monaci, formadìo, economia al convegno matildico “Dal ‘formadio’ al Parmigiano Reggiano… una storia lunga nove secoli”. L’appuntamento è per sabato 21 marzo alle ore 9.30 presso il Caseificio Venera Vecchia a Bondeno (Gonzaga, Mantova), in via Bondeno di Roncore, di fronte a Corte Bondanazzo.
“Senza l’avvento dei Canossa l’economia, oltre che la storia di Emilia e Lombardia, sarebbe assai diversa. Compreso il Parmigiano Reggiano che, pochi decenni dopo, sarebbe comparso nelle pergamene ufficiali dei monaci con un nome tutto nuovo, il formadio” è quanto spiega Gabriele Arlotti, giornalista e presidente del Consorzio Conva che, assieme a Umberto Beltrami, interverrà a sostenere questa teoria con dati storici alla pano interverrà all’evento, organizzato in occasione del IX centenario dalla morte di Matilde di Canossa, avvenuta a Bondeno di Roncore, è progettato dalla Parrocchia San Tommaso Apostolo Bondeno di Gonzaga “Gruppo Iter Matildicum 2015”.
“E non a caso il convegno – afferma Angelo Caramaschi, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Mantova – soliti studiosi ma il paese, i luoghi, le persone che vivono nella terra di Matilde dove lei per altro morì. Oltre a narrare della zootecnia ai tempi di Matilde, tratterò dei cambiamenti in campo agricolo, agronomico e zootecnico di quel periodo”.
“Il passaggio dal formadio al Parmigiano Reggiano – prosegue Caramaschi – ha stimolato il rinnovamento e l’innovazione nelle pratiche agronomiche, il che ha provocato una maggiore disponibilità di alimenti per gli animali, quindi una capacità di produrre latte in quantità superiore rispetto alle necessita quotidiane dei contadini e il riuscire a produrre qualcosa che potesse durare nel tempo”.
Dopo il saluto delle autorità, si terrà l’introduzione dell’architetto Vittorio Gabriele Ruffi. Seguiranno gli interventi a cura di: Angelo Caramaschi, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Mantova; Gabriele Arlotti, presidente del Consorzio Conva per la valorizzazione dei prodotti delle attività d’impresa, Piero Gattoni, vicepresidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e presidente della sezione di Mantova.
Al termine del convegno verrà proposta una degustazione di Parmigiano Reggiano a vari livelli di stagionatura.
Dal formadìo al benessere emiliano, passando per Matilde
Il convegno “Dal ‘formadio’ al Parmigiano Reggiano… una storia lunga nove secoli” coinvolge oltre agli studiosi, il paese, i luoghi, le persone che vivono in terra matildica
BONDENO (Gonzaga Mantova, 16 marzo 2015) – E se dovessimo a Matilde di Canossa parte del nostro benessere e della nostra economia? E’ l’affascinante teoria proposta, lungo il filo Canossa, monaci, formadìo, economia al convegno matildico “Dal ‘formadio’ al Parmigiano Reggiano… una storia lunga nove secoli”. L’appuntamento è per sabato 21 marzo alle ore 9.30 presso il Caseificio Venera Vecchia a Bondeno (Gonzaga, Mantova), in via Bondeno di Roncore, di fronte a Corte Bondanazzo.
“Senza l’avvento dei Canossa l’economia, oltre che la storia di Emilia e Lombardia, sarebbe assai diversa. Compreso il Parmigiano Reggiano che, pochi decenni dopo, sarebbe comparso nelle pergamene ufficiali dei monaci con un nome tutto nuovo, il formadio” è quanto spiega Gabriele Arlotti, giornalista e presidente del Consorzio Conva che, assieme a Umberto Beltrami, interverrà a sostenere questa teoria con dati storici alla pano interverrà all’evento, organizzato in occasione del IX centenario dalla morte di Matilde di Canossa, avvenuta a Bondeno di Roncore, è progettato dalla Parrocchia San Tommaso Apostolo Bondeno di Gonzaga “Gruppo Iter Matildicum 2015”.
“E non a caso il convegno – afferma Angelo Caramaschi, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Mantova – soliti studiosi ma il paese, i luoghi, le persone che vivono nella terra di Matilde dove lei per altro morì. Oltre a narrare della zootecnia ai tempi di Matilde, tratterò dei cambiamenti in campo agricolo, agronomico e zootecnico di quel periodo”.
“Il passaggio dal formadio al Parmigiano Reggiano – prosegue Caramaschi – ha stimolato il rinnovamento e l’innovazione nelle pratiche agronomiche, il che ha provocato una maggiore disponibilità di alimenti per gli animali, quindi una capacità di produrre latte in quantità superiore rispetto alle necessita quotidiane dei contadini e il riuscire a produrre qualcosa che potesse durare nel tempo”.
Dopo il saluto delle autorità, si terrà l’introduzione dell’architetto Vittorio Gabriele Ruffi. Seguiranno gli interventi a cura di: Angelo Caramaschi, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Mantova; Gabriele Arlotti, presidente del Consorzio Conva per la valorizzazione dei prodotti delle attività d’impresa, Piero Gattoni, vicepresidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e presidente della sezione di Mantova.
Al termine del convegno verrà proposta una degustazione di Parmigiano Reggiano a vari livelli di stagionatura.
martedì 17 marzo 2015
Il romanzo di Matilda ha trovato casa
Il romanzo di Matilda ha trovato casa, e uscirà a inizio luglio, il mese della Grancontessa e dei novecento anni dalla sua scomparsa. Tra non molto, sul blog ulteriori dettagli sull'uscita, l'editore e il booktrailer dedicato al romanzo.
Nel frattempo, lascio un link a una "intervista impossibile" che feci tanti anni fa, quando ancora Il romanzo di Matilda era embrione, e che è ancora disponibile sul sito di Liberaeva: Matilde di Canossa. Fu divertente intervistare la Grancontessa per gioco: il racconto uscì poi in una raccolta pubblicata nel 2007, da cui fu tratta una piece teatrale. A presto con altri aggiornamenti.
Nel frattempo, lascio un link a una "intervista impossibile" che feci tanti anni fa, quando ancora Il romanzo di Matilda era embrione, e che è ancora disponibile sul sito di Liberaeva: Matilde di Canossa. Fu divertente intervistare la Grancontessa per gioco: il racconto uscì poi in una raccolta pubblicata nel 2007, da cui fu tratta una piece teatrale. A presto con altri aggiornamenti.
La via Teutonica non è un'offesa ai tedeschi
Ricevo e volentieri pubblico su autorizzazione del suo autore, l'editoriale di marzo 2015 di De strata francigena novissima, newsletter del sito Centro Studi Romei. Buona lettura.
«Mathildis Dei gratia si quid est, omnibus in Theutonicorum regno commorantibus, salutem.» Questo è l’attacco della prima delle due lettere superstiti di Matilde di Canossa. E’ dell’anno 1084 ed è una circolare rivolta a tutti i tedeschi contro l’imperatore Enrico IV che “falsus rex furto subripuit sygillum domni papae Gregorii” ovvero era entrato in possesso doloso del sigillo di papa Gregorio VII, con possibilità quindi di falsificarne gli atti.
Vi chiederete il motivo di questo avvio così aulico. In realtà, devo occuparmi di questioni ben più volgari, che non avrebbero ragion d’essere, se oggi l’ignoranza non dilagasse, e particolarmente in ambito francigeno. Da terzi, che per ruolo sociale non son tenuti a conoscere la storia (anche se male non gli farebbe), son venuto a sapere che, da qualcuno che non conosco e non voglio conoscere, ma che pare vanti conoscenze storiche, è stato pubblicamente affermato che il termine "teutonico" avrebbe, per i tedeschi, un connotato negativo, e che quindi, in estremo, sentendo chiamare “via Teutonica” la Romweg del Brennero, si potrebbero anche offendere.
Simili sconcezze accadono perché quelli che contano in francigenis brancolano nel buio più nero e di conseguenza vedono nere tutte le notturne vacche hegeliane: mai baggianata più grossa fu sparata dal tempo in cui si osò affermare (Dio li abbia in gloria, ma solo dopo qualche millennio di Purgatorio, s’intende) che la via Francigena nasceva sotto un cavolo di Canterbury UK (they said the via Francigena was born under a cauliflower in Canterbury UK). Purtroppo, per il nostro ignoto milite dell’ignoranza, la parola teutonico fin dai tempi dell’impero franco è un denotatum che qualifica i franchi commorantes a est del fiume Reno (non quello di oltre Appennino, bensì quello d’Oltralpe). La stessa parola Deutschland, che definisce oggi il principale stato dell’Unione Europea, altro non è che la finale derivazione del termine Teutsch-land, ovvero Paese dei teutonici. Questo chi abbia un minimo di conoscenze di testi medievali lo sa bene e non a caso ho scelto, a mo’ di epigrafe, l’attacco della circolare di Matilde di Canossa, perché dovrebbe essere ovvio che la Gran Contessa non si rivolgeva ai tedeschi per prenderli per i fondelli.
Ora, non vi è chi non sappia che, se si vuole buggerare i tedeschi, si hanno e si son sempre avute dinanzi strade lastricate e ben dritte: oggi, con le rotondità demotivanti del Cancelliere o ieri con la Tomania di Adenoid Hinkel, ieri l’altro, da “fan Pasqua i lurchi nelle lor tane e poi calano a valle” ai baffi di sego in cagnesco degli ufficiali asburgici, nel medioevo poi troveremmo “e come là tra li Tedeschi lurchi” del padre Dante accanto alla storia tutta inventata dell’Est Est Est del vescovo Defuk, che sarebbe stato d’Oltralpe e finanche parente dei Fugger, se non fosse stato costruito ad arte da quelli di Montefiascone, con scopi politici, come ci racconta nei suoi due libri dedicati all’argomento l’amico Quinto Ficari. Ma far passare un denotatum anodino per un connotatum negativo, oltre che scientificamente scorretto, potrebbe anche essere un’operazione in malafede: mi ricorda tanto quando, nel post Sessantotto, l’attributo “fascista” rendeva tabù - senza se e senza ma - il destinatario dell’epiteto. Purtroppo per codesto milite ignoto neo-sessantottino, anche Matilde di Canossa è dalla parte della via Teutonica.
«Mathildis Dei gratia si quid est, omnibus in Theutonicorum regno commorantibus, salutem.» Questo è l’attacco della prima delle due lettere superstiti di Matilde di Canossa. E’ dell’anno 1084 ed è una circolare rivolta a tutti i tedeschi contro l’imperatore Enrico IV che “falsus rex furto subripuit sygillum domni papae Gregorii” ovvero era entrato in possesso doloso del sigillo di papa Gregorio VII, con possibilità quindi di falsificarne gli atti.
Vi chiederete il motivo di questo avvio così aulico. In realtà, devo occuparmi di questioni ben più volgari, che non avrebbero ragion d’essere, se oggi l’ignoranza non dilagasse, e particolarmente in ambito francigeno. Da terzi, che per ruolo sociale non son tenuti a conoscere la storia (anche se male non gli farebbe), son venuto a sapere che, da qualcuno che non conosco e non voglio conoscere, ma che pare vanti conoscenze storiche, è stato pubblicamente affermato che il termine "teutonico" avrebbe, per i tedeschi, un connotato negativo, e che quindi, in estremo, sentendo chiamare “via Teutonica” la Romweg del Brennero, si potrebbero anche offendere.
Simili sconcezze accadono perché quelli che contano in francigenis brancolano nel buio più nero e di conseguenza vedono nere tutte le notturne vacche hegeliane: mai baggianata più grossa fu sparata dal tempo in cui si osò affermare (Dio li abbia in gloria, ma solo dopo qualche millennio di Purgatorio, s’intende) che la via Francigena nasceva sotto un cavolo di Canterbury UK (they said the via Francigena was born under a cauliflower in Canterbury UK). Purtroppo, per il nostro ignoto milite dell’ignoranza, la parola teutonico fin dai tempi dell’impero franco è un denotatum che qualifica i franchi commorantes a est del fiume Reno (non quello di oltre Appennino, bensì quello d’Oltralpe). La stessa parola Deutschland, che definisce oggi il principale stato dell’Unione Europea, altro non è che la finale derivazione del termine Teutsch-land, ovvero Paese dei teutonici. Questo chi abbia un minimo di conoscenze di testi medievali lo sa bene e non a caso ho scelto, a mo’ di epigrafe, l’attacco della circolare di Matilde di Canossa, perché dovrebbe essere ovvio che la Gran Contessa non si rivolgeva ai tedeschi per prenderli per i fondelli.
Ora, non vi è chi non sappia che, se si vuole buggerare i tedeschi, si hanno e si son sempre avute dinanzi strade lastricate e ben dritte: oggi, con le rotondità demotivanti del Cancelliere o ieri con la Tomania di Adenoid Hinkel, ieri l’altro, da “fan Pasqua i lurchi nelle lor tane e poi calano a valle” ai baffi di sego in cagnesco degli ufficiali asburgici, nel medioevo poi troveremmo “e come là tra li Tedeschi lurchi” del padre Dante accanto alla storia tutta inventata dell’Est Est Est del vescovo Defuk, che sarebbe stato d’Oltralpe e finanche parente dei Fugger, se non fosse stato costruito ad arte da quelli di Montefiascone, con scopi politici, come ci racconta nei suoi due libri dedicati all’argomento l’amico Quinto Ficari. Ma far passare un denotatum anodino per un connotatum negativo, oltre che scientificamente scorretto, potrebbe anche essere un’operazione in malafede: mi ricorda tanto quando, nel post Sessantotto, l’attributo “fascista” rendeva tabù - senza se e senza ma - il destinatario dell’epiteto. Purtroppo per codesto milite ignoto neo-sessantottino, anche Matilde di Canossa è dalla parte della via Teutonica.
Fabrizio Vanni
postmaster@centrostudiromei.eu
giovedì 12 marzo 2015
Ciclo di conferenze su Matilde di Canossa
Data Evento: marzo-maggio 2015
CONTESSA E REGINA. MATILDE DI CANOSSA
a novecento anni dalla morte
1115-2015
CICLO DI CONFERENZE
a cura del Comune di Bologna e del Centro internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio
dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 4 - Bologna
13 marzo, ore 17.00
Consiglio Comunale, Palazzo d’Accursio
Seduta solenne del Consiglio Comunale e Lectio Magistralis
del Prof. Paolo Golinelli
Saluti del Presidente del Consiglio Simona Lembi
Introduce Prof. Rolando Dondarini
24 aprile, ore 17.00
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Prof. Glauco Maria Cantarella: "I miti su Matilde"
12 maggio, ore 17.00
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Prof.ssa Francesca Roversi Monaco: "Matilde, il diritto e le origini dell'Università di Bologna"
26 maggio, ore 17.00
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Prof.ssa Maria Giuseppina Muzzarelli: "Le grandi donne della storia"
CONTESSA E REGINA. MATILDE DI CANOSSA
a novecento anni dalla morte
1115-2015
CICLO DI CONFERENZE
a cura del Comune di Bologna e del Centro internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio
dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 4 - Bologna
13 marzo, ore 17.00
Consiglio Comunale, Palazzo d’Accursio
Seduta solenne del Consiglio Comunale e Lectio Magistralis
del Prof. Paolo Golinelli
Saluti del Presidente del Consiglio Simona Lembi
Introduce Prof. Rolando Dondarini
24 aprile, ore 17.00
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Prof. Glauco Maria Cantarella: "I miti su Matilde"
12 maggio, ore 17.00
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Prof.ssa Francesca Roversi Monaco: "Matilde, il diritto e le origini dell'Università di Bologna"
26 maggio, ore 17.00
Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio
Prof.ssa Maria Giuseppina Muzzarelli: "Le grandi donne della storia"
martedì 10 marzo 2015
2015 Anno matildico
Sono centinaia le Manifestazioni che si alterneranno quest’anno in tutta Italia ed in Europa per l’Anniversario della morte di Matilde di Canossa. La “Grancontessa”, com’era chiamata, è morta infatti il 24 Luglio del 1115.
Usci- Mantova, con la Curia vescovile di Mantova, partecipa con una fitta serie di Eventi, non solo musicali. Sono circa 20 gli appuntamenti nei principali Luoghi matildici mantovani dove si esibiranno i Cori mantovani, accompagnati da piccole conferenze, visite guidate e assaggi di enogastronomia locale.
L’inizio delle Manifestazioni, coincide con un altro riferimento importante: il 18 Marzo è festa grande in Città, poiché si ricorda sant’Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca ed assistente spirituale di Matilde, il cui corpo incorrotto riposa nella teca vitrea nella Cattedrale mantovana.
Matilde di Canossa è sicuramente il Personaggio più importante a livello Europeo in quel lasso di tempo a cavallo tra l’XI° ed il XII secolo. Fu allora che si decisero le sorti del rapporto tra il potere temporale degli Imperatori e quello spirituale dei Pontefici romani. Matilde gioca un ruolo fondamentale. Ella, infatti, è contemporaneamente vassalla e antagonista di Enrico IV°, Re ed Imperatore, nonché cugina dello stesso. La sua fedeltà feudale si scontra con quella che coltiva nei confronti di Gregorio VII, quell’Idebrando di Soana autore del Dictatus papae: il documento attesta ed impone la sudditanza dell’Imperatore nei confronti del Papa. Apparentemente vincitore a Canossa, Gregorio pagherà con l’esilio e la morte tragica in Salerno l’ostinata e perentoria volontà di prevalere sul Potere laico. Le conseguenze di quella politica sono arrivate sino a noi. Come afferma Franco Cardini, il voler umiliare i potenti della Terra porterà alla dissoluzione del concetto di Stato, e con esso del Bene comune.
Canossa (Gennaio 1077) rappresenta quindi una tappa di superiore rilevanza storica per la “nostra” Storia moderna. Capirne il significato e saper leggerne i contenuti attraverso tutta la serie dei segni che in quel frangente ( ed in altri successivi ma da quello derivanti) si sono manifestati, aiuta l’individuo di oggi a saper affontare le proprie scelte in funzione della vita politica e sociale contemporanee.
Per questo la partecipazione, in qualità di protagonisti, di tutti i Cori ai fatti del 9° Centenario matildico ha come primo scopo il voler consapevolizzare le centinaia di coristi sui contenuti che Matilde evoca. E già questo rappresenta un Evento in sè.
Il Concerto conclusivo, previsto nella Basilica polironiana di San Benedetto Po, nella Chiesa, cioè, dove Matilde volle essere sepolta, è indubbiamente l’apice del processo di conoscenze distribuito durante tutte le Manifestazioni programmate quest’anno.
Usci- Mantova, con la Curia vescovile di Mantova, partecipa con una fitta serie di Eventi, non solo musicali. Sono circa 20 gli appuntamenti nei principali Luoghi matildici mantovani dove si esibiranno i Cori mantovani, accompagnati da piccole conferenze, visite guidate e assaggi di enogastronomia locale.
L’inizio delle Manifestazioni, coincide con un altro riferimento importante: il 18 Marzo è festa grande in Città, poiché si ricorda sant’Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca ed assistente spirituale di Matilde, il cui corpo incorrotto riposa nella teca vitrea nella Cattedrale mantovana.
Matilde di Canossa è sicuramente il Personaggio più importante a livello Europeo in quel lasso di tempo a cavallo tra l’XI° ed il XII secolo. Fu allora che si decisero le sorti del rapporto tra il potere temporale degli Imperatori e quello spirituale dei Pontefici romani. Matilde gioca un ruolo fondamentale. Ella, infatti, è contemporaneamente vassalla e antagonista di Enrico IV°, Re ed Imperatore, nonché cugina dello stesso. La sua fedeltà feudale si scontra con quella che coltiva nei confronti di Gregorio VII, quell’Idebrando di Soana autore del Dictatus papae: il documento attesta ed impone la sudditanza dell’Imperatore nei confronti del Papa. Apparentemente vincitore a Canossa, Gregorio pagherà con l’esilio e la morte tragica in Salerno l’ostinata e perentoria volontà di prevalere sul Potere laico. Le conseguenze di quella politica sono arrivate sino a noi. Come afferma Franco Cardini, il voler umiliare i potenti della Terra porterà alla dissoluzione del concetto di Stato, e con esso del Bene comune.
Canossa (Gennaio 1077) rappresenta quindi una tappa di superiore rilevanza storica per la “nostra” Storia moderna. Capirne il significato e saper leggerne i contenuti attraverso tutta la serie dei segni che in quel frangente ( ed in altri successivi ma da quello derivanti) si sono manifestati, aiuta l’individuo di oggi a saper affontare le proprie scelte in funzione della vita politica e sociale contemporanee.
Per questo la partecipazione, in qualità di protagonisti, di tutti i Cori ai fatti del 9° Centenario matildico ha come primo scopo il voler consapevolizzare le centinaia di coristi sui contenuti che Matilde evoca. E già questo rappresenta un Evento in sè.
Il Concerto conclusivo, previsto nella Basilica polironiana di San Benedetto Po, nella Chiesa, cioè, dove Matilde volle essere sepolta, è indubbiamente l’apice del processo di conoscenze distribuito durante tutte le Manifestazioni programmate quest’anno.
Davide Nigrelli
Presidente Usci-Mantova
“MATILDE
2015” : I Luoghi della Grancontessa. Percorsi culturali nelle terre di Matilde
di Canossa
1 Rotonda san Lorenzo Caldone dir. Nerile Jaruskaite
Mercoledì 18/03 ore 16,00 DOM
G. Spinelli – ore 17,15 Concerto
2 Duomo Discantica dir. Michael
Guastalla
18/03 ore 18,00
Messa con S.E Mons. Roberto Busti
3 Poggio Rusco Gamma Chorus,
Coro e Orchestra del
Domenica 12/04 Conservatorio
“L.Campiani” di Mantova
–
Ore 17,30 Dir. Luca
Buzzavi
4 Ghisione Livia D’Arco
dir. Roberto Fabiano
Domenica 17/05 ore
17,00 Roberto Castaldini-
ore 17,30 Concerto
5 Acquanegra
Domenica
31/05 Marenzio dir. Muzio Martini
Ore 20,45 Roberto
Capuzzo ore 21,15 Concerto
6 Volta M. (Cereta) Voci del Mincio dir. Mario Rebecchi
Domenica 24/05
ore 18 Cesarino Mezzadrelli-
ore 18,30 Concerto
7 Barbassolo
Pomponazzo
dir. Marino Cavalca
Sabato 6/06 ore 18 don
Giovanni Telò- ore 18,30 Concerto
8
Valverde Isabella Gonzaga dir. Alfredo Scalari
Domenica14/06 ore 18 Maria Bianchi – ore 18,30 Concerto
9 Cavriana Humana vox dir. Simone
Morandi
Domenica 05/07 ore 19,00 Cesarino
Mezzadrelli –
ore 19,30 Concerto
10 Quingentole Palestrina dir.
Pier Alessio Caroli
Domenica 12/07 ore 18 Nella
Roveri- ore 18,30 Concerto
11 Comuna di Ostiglia Schola Gregoriana “Matilde di Canossa”
Domenica 12/07 e
Allievi del Corso estivo- dir. Fulvio
Rampi
ore 10,30 S.Messa in Canto Gregoriano
12 Pegognaga Poulenc dir. Roberto Braglia Orlandini
Domenica 09/08 ore 18,00 Gianfranco
Ferlisi- ore 18,30 Concerto
13 Felonica Raffaele
Bertolini in Performance
Sabato 15/08 ore 18,00 Vittorio
Bocchi- ore 18,30 Performance
14 Pieve di C. Polironiano dir.
Davide Nigrelli
Domenica 16/08 ore 20,00 Davide
Nigrelli - ore 20,30 Concerto
15 Gonzaga Mantovaincanto dir. Emanuele
Mazzola
Domenica 06/09 ore 18 Nerino
Valentini- ore 18,30 Concerto
16 Schivenoglia Boni dir. Marino Cavalca
Sabato 19/09 ore 17,30 Elisa
Guidelli e Andrea Tilatti - ore 18,30 Concerto
17 Tabellano Marenzio dir. Muzio Martini
Domenica 20/09 ore 18 Michele
Garini- ore 18,30 Concerto
18 Nuvolato Jubilate Deo dir. Francesca Ravani
Sabato 26/09 ore 18 don
Giovanni Telò- ore 20,00 Concerto
19 San Benedetto Po Voci bianche dir.i Stefania Rossi (Coro
Domenica 18/10 Canticuore) , Matteo Cavicchini (Coro
Les
Choristes), Michele
Mazzocchi ( Coro
Voci in festa
“Città di Mantova),
Marino Cavalca
(Coro AMS).
Ore 16,00 Concerto
Ore 18,00 Vespro liturgico con
Coro
Polifonico Polironiano della Basilica.
Dir. Davide Nigrelli
Marzo
1 Mercoledì
18 – Mantova San Lorenzo
ore 16,00
2
mercoledì 18 – Mantova Duomo ore 18,00
Aprile
3 Domenica
12 – Poggio Rusco ore 17,30
Maggio
4 Domenica
17 – Ghisione ore 17,00
5 Domenica
31 – Acquanegra ore 20,45
6 Domenica
24 – Volta Mantovana (Cereta) ore
18,00
Giugno
7 Lunedì
6 – Barbassolo ore
18,00
8 Domenica
14 – Valverde
ore 18,00
Luglio
9 Domenica
05 – Cavriana
ore 19,00
10
Domenica 12 – Quingentole ore 18,00
12
Domenica 12 – Ostiglia
ore 11,00
Agosto
13
Domenica 9 – Pegognaga ore 18,00
14
Sabato 15 – Felonica ore
18,00
15
Domenica 16 – Pieve di Coriano ore 20,00
Settembre
16
Domenica 6 – Gonzaga ore 18,00
17
Sabato 19 – Schivenoglia ore 17,00
18
Domenica 20 – Tabellano ore 18,00
19
Sabato 26 – Nuvolato ore 18,00
Ottobre
20
Domenica 18 – San Benedetto Po ore 16.00 e ore 18,00
Relatori
DOM Giovanni Spinelli Mantova 18/03
ore 16,00
Roberto Castaldini
Ghisione 17/05 ore 18,00
Nerino
Valentini Gonzaga 6/09
ore 18,00
Cesarino Mezzadrelli
Cereta 24/05 ore 18,00
Cavriana 5/07
ore 19,00
Don Michele Garini Acquanegra
31/5 ore 21,00
Maria Bianchi
Valverde 14/6 ore 18,00
Don Giovanni Telò
Barbassolo 6/6 ore
18,00
Nuvolato 26/9
ore 18,00
Don Roberto Capuzzo
Tabellano 20/9 ore 18,00
Davide Nigrelli Pieve
di C. 16/8
ore 20,00
Vittorio Bocchi Felonica 15/8 ore
18,00
Nella Roveri Quingentole 12/7
ore 18,00
Gianfranco Ferlisi
Pegognaga 9/8 ore 18,00
Guidelli/Tilatti Schivenoglia 19/9 ore 17,30
Don Albino Menegozzo
San Benedetto Po 18/10
ore 16,00
Lino Rezzaghi Poggio Rusco 12/4
ore 17,30
domenica 8 marzo 2015
Matilda, una bibliografia infinita
Scrivere è passione e fatica, è disciplina e amore. Questo ho imparato in tanti anni di scrittura, che vivo come esigenza personale, come un modo per mettermi in contatto con me stessa e con il mondo. Scrivere un romanzo storico non è semplice: quando mi sono seduta per la prima volta davanti al mio laptop per affrontare i primi passi di quello che è poi diventato un romanzo di circa 500 pagine, il mio problema non era cosa scrivere, ma cosa non scrivere. In anni di lavoro di ricerca avevo accumulato tanto di quel materiale e tante di quelle informazioni che avrei voluto mettere tutto, ma non è stato possibile. Non è possibile. Non si può tradurre in parole ogni minuziosa parte di una vita, bisogna fare delle scelte, bisogna affrontare una selezione. Così ho fatto.
Quella fotografata è una parte della bibliografia e del materiale che in più di dieci anni ho accumulato, letto e studiato per prepararmi alla scrittura de "Il romanzo di Matilda". Un romanzo storico da poco concluso, in cui ho mescolato finzione e realtà, cercando di attenermi il più fedelmente possibile ai fatti storici e alla cronologia matildica, ma concedendomi anche viaggi e incursioni nella fantasia, come un romanziere deve e può fare. A lui è concesso, allo storico no. Forse è per questo che ho preferito omaggiare questa donna con la mia anima libera di narratrice, e non con quella più rigida di medievista: non è solo un approccio diverso, ma anche un linguaggio differente che ho trovato più consono a ciò che volevo fare e al risultato che volevo ottenere, poiché era troppo tempo che questo libro mi galleggiava dentro e sono fiera del mio lavoro, nonostante i suoi difetti, nonostante ogni cosa, in fondo, possa sempre essere migliore e migliorabile. Io sono comunque felice del risultato.
Una bibliografia completa su Matilde di Canossa e sulle figure che prima, durante e dopo la sua vita hanno gravitato attorno a lei e alla sua eredità non solo fisica ma anche spirituale conta un numero incredibile di testi e saggi, interventi e interpretazioni delle fonti. Il mio invito è quello di non fermarsi alla semplice lettura di un romanzo che di per sé, è rielaborazione di un narratore, ma è quello di approfondire al di là della storia romanzata l'epopea di una donna che ha fatto la differenza nella sua epoca e in quelle a venire.
Writing is a passion and effort, is discipline and love, I have learned it over many years of writing. Writing for me is a personal need, a way to get in touch with myself and with the world. Write a historical novel is not simple: when I sat for the first time in front of my laptop to do the first steps of what later became a novel of 500 pages, my problem was not what to write, but do not write . In years of research work I had accumulated so much of that material and so many details that I wanted to put it all, but it was not possible. You can not. You can not put into words every painstaking part of life, you have to make choices, you have to do a selection. So I did it.
In the photo there is a part of the bibliography and the material in more than ten years I have accumulated, read and studied to prepare for the writing of "The Matilda’s novel". A historical novel recently concluded, in which I mixed fiction and reality, trying to stick as closely as possible to the historical facts and the history of Matilda, but also giving me trips and forays into fantasy, as a novelist must and can do. He is granted, the historian not. Maybe that's why I preferred to pay homage to this woman with my soul free of narrator, and not with the more rigid medievalist: not just a different approach, but also a different language that I found most suitable to what I wanted to do and the result I wanted to achieve, because it was too long that this book I was floating in and I am proud of my work, despite its flaws, despite everything, after all, can always be better and improved. I am still happy with the result.
A complete bibliography of Matilda of Canossa and the figures before, during and after his life gravitated around her and to his legacy not only physical but also spiritual matters an incredible number of texts and essays, speeches and interpretations of the sources. My call is to not stop at simply reading a novel in itself, is a reworking of the narrator, but is to delve beyond the fictionalized story of the epic of a woman who has made a difference in his time and in those to come.
Quella fotografata è una parte della bibliografia e del materiale che in più di dieci anni ho accumulato, letto e studiato per prepararmi alla scrittura de "Il romanzo di Matilda". Un romanzo storico da poco concluso, in cui ho mescolato finzione e realtà, cercando di attenermi il più fedelmente possibile ai fatti storici e alla cronologia matildica, ma concedendomi anche viaggi e incursioni nella fantasia, come un romanziere deve e può fare. A lui è concesso, allo storico no. Forse è per questo che ho preferito omaggiare questa donna con la mia anima libera di narratrice, e non con quella più rigida di medievista: non è solo un approccio diverso, ma anche un linguaggio differente che ho trovato più consono a ciò che volevo fare e al risultato che volevo ottenere, poiché era troppo tempo che questo libro mi galleggiava dentro e sono fiera del mio lavoro, nonostante i suoi difetti, nonostante ogni cosa, in fondo, possa sempre essere migliore e migliorabile. Io sono comunque felice del risultato.
Una bibliografia completa su Matilde di Canossa e sulle figure che prima, durante e dopo la sua vita hanno gravitato attorno a lei e alla sua eredità non solo fisica ma anche spirituale conta un numero incredibile di testi e saggi, interventi e interpretazioni delle fonti. Il mio invito è quello di non fermarsi alla semplice lettura di un romanzo che di per sé, è rielaborazione di un narratore, ma è quello di approfondire al di là della storia romanzata l'epopea di una donna che ha fatto la differenza nella sua epoca e in quelle a venire.
Writing is a passion and effort, is discipline and love, I have learned it over many years of writing. Writing for me is a personal need, a way to get in touch with myself and with the world. Write a historical novel is not simple: when I sat for the first time in front of my laptop to do the first steps of what later became a novel of 500 pages, my problem was not what to write, but do not write . In years of research work I had accumulated so much of that material and so many details that I wanted to put it all, but it was not possible. You can not. You can not put into words every painstaking part of life, you have to make choices, you have to do a selection. So I did it.
In the photo there is a part of the bibliography and the material in more than ten years I have accumulated, read and studied to prepare for the writing of "The Matilda’s novel". A historical novel recently concluded, in which I mixed fiction and reality, trying to stick as closely as possible to the historical facts and the history of Matilda, but also giving me trips and forays into fantasy, as a novelist must and can do. He is granted, the historian not. Maybe that's why I preferred to pay homage to this woman with my soul free of narrator, and not with the more rigid medievalist: not just a different approach, but also a different language that I found most suitable to what I wanted to do and the result I wanted to achieve, because it was too long that this book I was floating in and I am proud of my work, despite its flaws, despite everything, after all, can always be better and improved. I am still happy with the result.
A complete bibliography of Matilda of Canossa and the figures before, during and after his life gravitated around her and to his legacy not only physical but also spiritual matters an incredible number of texts and essays, speeches and interpretations of the sources. My call is to not stop at simply reading a novel in itself, is a reworking of the narrator, but is to delve beyond the fictionalized story of the epic of a woman who has made a difference in his time and in those to come.
Regina del Vaticano. Viaggio sulle orme di Matilda di Canossa
Molte persone conoscono l’espressione ‘andare a Canossa’. Nel 1078 Enrico IV, imperatore del Sacro Romano Impero, andò a Canossa a fare penitenza da Papa Gregorio IV. Fu l’inizio di cambiamenti epocali nella relazione tra Stato e Chiesa in Europa. Ma chissà se fu la stessa Matilda di Canossa a pianificare questo incontro che ebbe luogo nel suo castello, e se è proprio questo il motivo per cui lei è l’unica donna sepolta nella chiesa di San Pietro a Roma? Chissà se lei è stata una delle donne più potenti del Medio Evo? Ebbe un ruolo primario nella Lotta delle Investiture, sostenne la prima Crociata e le prime città-stato indipendenti in Italia, fondò la prima Facoltà di Legge in Europa. Ebbe anche la reputazione di una donna di altissima spiritualità: nella Divina Commedia di Dante è lei che conduce Dante alla Porta del Paradiso. Da molti, lei fu considerata la ‘Giovanna d’Arco italiana’…
Nel magico anno 2012, Selma Sevenhuijsen scopre l’immagine della sirena bicaudata sulla tomba di Matilda. Dai tempi antichi, essa è il simbolo del divino femminile. Il suo monumento funerario è progettato dal famoso scultore Bernini. Selma s’incuriosisce. Guidata dai suoi sogni, inizia un viaggio in cerca delle tracce della vita di Matilda.
Matilda ha lasciato molti luoghi sacri nell’Italia Centrale: grandi chiese e chiesette, monasteri, tutti collegati dalle strade dei pellegrini. Indagando sulla sua storia e sui simboli rinvenuti in quei luoghi alla fine Sevenhuijsen è in grado di decifrare i messaggi nascosti sul monumento del Bernini in Vaticano. Tracce evidenti di questo suo viaggio risultano dalla costruzione di un labirinto permanente sotto il castello di Matilda a Canossa, chiamato “Il Cuore di Matilda”.
Matilda era molto più avanti del suo tempo. La sua vita contiene un sorprendente messaggio, per i tempi attuali, per coloro che hanno a cuore il ruolo del femminino nella religione. Il tempo ritorna, e quel tempo è adesso. Nel 2015 si celebrerà il 900° anniversario della morte di Matilda.
REGINA DEL VATICANO di Selma Sevenhuijsen è il primo libro Olandese su Matilda di Canossa ed ha lo scopo di contribuire al suo ritorno. Il libro è scritto nella forma di un personale e ispirato racconto di viaggio. Design e illustrazioni sono a cura di Dafne Arlman, che ha conferito all’opera un adeguato aspetto mistico.
Il blog dell'autrice lo potete consultare qui: Matildadicanossa.com
Nel magico anno 2012, Selma Sevenhuijsen scopre l’immagine della sirena bicaudata sulla tomba di Matilda. Dai tempi antichi, essa è il simbolo del divino femminile. Il suo monumento funerario è progettato dal famoso scultore Bernini. Selma s’incuriosisce. Guidata dai suoi sogni, inizia un viaggio in cerca delle tracce della vita di Matilda.
Matilda ha lasciato molti luoghi sacri nell’Italia Centrale: grandi chiese e chiesette, monasteri, tutti collegati dalle strade dei pellegrini. Indagando sulla sua storia e sui simboli rinvenuti in quei luoghi alla fine Sevenhuijsen è in grado di decifrare i messaggi nascosti sul monumento del Bernini in Vaticano. Tracce evidenti di questo suo viaggio risultano dalla costruzione di un labirinto permanente sotto il castello di Matilda a Canossa, chiamato “Il Cuore di Matilda”.
Matilda era molto più avanti del suo tempo. La sua vita contiene un sorprendente messaggio, per i tempi attuali, per coloro che hanno a cuore il ruolo del femminino nella religione. Il tempo ritorna, e quel tempo è adesso. Nel 2015 si celebrerà il 900° anniversario della morte di Matilda.
REGINA DEL VATICANO di Selma Sevenhuijsen è il primo libro Olandese su Matilda di Canossa ed ha lo scopo di contribuire al suo ritorno. Il libro è scritto nella forma di un personale e ispirato racconto di viaggio. Design e illustrazioni sono a cura di Dafne Arlman, che ha conferito all’opera un adeguato aspetto mistico.
Il blog dell'autrice lo potete consultare qui: Matildadicanossa.com
mercoledì 4 marzo 2015
Aggiornamenti sul romanzo di Matilda
Il romanzo di Matilda è finalmente concluso.
Su questo blog gli aggiornamenti sull'uscita.
Matilda of Tuscany (Italian: Matilde, Latin: Matilda, Mathilda) (1046 – 24 July 1115) was an Italian noblewoman, the principal Italian supporter of Pope Gregory VII during the Investiture Controversy. She is one of the few medieval women to be remembered for her military accomplishments. She is sometimes called la Gran Contessa ("the Great Countess") or Matilda of Canossa after her ancestral castle of Canossa [from Wikipedia]
The novel inspired by the life of Matilda la Grancontessa, written after a ten-year research on the character from Elisa Guidelli, writer and medievalist, traces the life, the deaths, the loves, the struggles, the fall, redemption, violence and passions of Matilde di Canossa, and reconstructs the main events through childhood, youth, maturity and old age, trying to give all the power to the character.
Su questo blog gli aggiornamenti sull'uscita.
Matilda of Tuscany (Italian: Matilde, Latin: Matilda, Mathilda) (1046 – 24 July 1115) was an Italian noblewoman, the principal Italian supporter of Pope Gregory VII during the Investiture Controversy. She is one of the few medieval women to be remembered for her military accomplishments. She is sometimes called la Gran Contessa ("the Great Countess") or Matilda of Canossa after her ancestral castle of Canossa [from Wikipedia]
The novel inspired by the life of Matilda la Grancontessa, written after a ten-year research on the character from Elisa Guidelli, writer and medievalist, traces the life, the deaths, the loves, the struggles, the fall, redemption, violence and passions of Matilde di Canossa, and reconstructs the main events through childhood, youth, maturity and old age, trying to give all the power to the character.
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