Ricordando Matilde

Il 24 luglio del 1115 moriva a Bondeno di Roncore la Grancontessa Matilde di Canossa. Per ricordarla, riporto i versi che Donizone scrisse in morte della comitissa, quando la notizia lo colse ancor prima che concludesse la sua Vita Mathildis. Sono parole dove esorta Canossa a non essere triste, poiché la memoria della sua signora durerà in eterno. E così è stato.

Scaccia i timori, ma non anche gli onori, o candida pietra splendente;

fino a non molto fa passavi tempi prosperi,

poiché per molto tempo Matilde ti accomodò grandi cose;

i suoi nobilissimi antenati al di là di tutto

ti avevano amata moltissimo, e costruita infine in modo eccelso;

quella progenie ormai riposa, ha cessato di esistere.

Cessa il lamento, sii gloriosa, resterai viva e onorata:

ti onora l'imperatore, ti magnifica: sii sempre sua.

Non lamentarti più, tu serberai l’onore più grande:

l’eccelsa Matilde morta, in te rivive splendida, felice;

nuova madre, renderà beati i regni e te stessa,

è di tal nome di quella sopra commemorata.

Tutti i nemici dell'imperatore stiano lontani, sia egli felice,

e con lui viva la sua fulgida sposa per sempre.